Alacrán, la giovane ma già matura casa editrice milanese fondata un paio d’anni fa da Sandro Ossola e Andrea Carlo Cappi, può vantare in questa prima fase della sua vita un’encomiabile vitalità, accompagnata da qualità e serietà professionale. Un periodo in cui ha già saputo costruire un catalogo di tutto rispetto: vario, propositivo, interessante.
A ThrillerMagazine, avevamo incontrato lo Scorpione (in spagnolo, alacrán) dell’editoria italiana poco dopo la sua nascita.
Oggi, soddisfatti delle proposte presentate, e soprattutto curiosi sui titoli a venire, abbiamo ritenuto opportuno valutare assieme al direttore editoriale di Alacrán lo stato dell’arte dell’editrice.
Risponde dunque Andrea Carlo Cappi.
Caro Andrea, ben ritrovato. E bentornato a ThrillerMagazine.
Salve a tutti. È un piacere.
A uso dei nuovi arrivati, vuoi riassumerci lo “spirito” della casa editrice Alacran?
Pubblichiamo i libri di autori italiani e stranieri che ci piacciono di più, con uno sguardo da lettori incalliti ma anche da scrittori e traduttori. Veniamo dal giallo ma non ci occupiamo solo di quello: pubblichiamo narrativa di vario genere e fuori genere, e saggi di varie sfumature. Abbiamo, come si intuisce dal nome, una grande passione per la letteratura spagnola e ispanoamericana, cui diamo molto spazio nelle nostre collane.
Siamo sui due anni di vita di Alacran. Dolori e gioie di questo primo periodo…
Due anni e qualche mese da quando abbiamo deciso di fondarla e poco più di un anno e mezzo in libreria. Gioie tantissime. Ogni nostro libro (siamo quasi a cinquanta) è per noi un piccolo atto di giustizia: la possibilità di far arrivare ai lettori un libro meritevole. Dolori uno solo, ma ricorrente: il fatto che alcuni librai fingono che non esistiamo e quando un lettore chiede o cerca di ordinare un nostro titolo, affermano che “non è reperibile”. Falsissimo. Riceviamo ogni settimana lamentele del genere dal pubblico, che viene indotto ingannevolmente a pensare che sia colpa nostra e non di certi librai.
Quale tra i volumi pubblicati ha avuto maggior riscontro critico e quale il miglior successo di pubblico?
Forse i maggiori successi di critica sono stati due libri di racconti non di genere: Il piede nel letto di Luca Ricci, vincitore del Premio Cocito – Montà d'Alba; e Lingue morte del giovanissimo esordiente (diciannove anni) Davide Garbero, che si è meritato la Terza Pagina del Corriere della Sera, con la definizione di caso letterario. Poi c'è Il Re dei Topi, il libro di “favole oscure” di Cristiana Astori che ha entusiasmato Joe R. Lansdale... e non mi sembra poco. Il maggiore successo di pubblico finora è il mio Diabolik – La lunga notte, che avevo già pubblicato altrove ma da quando lo abbiamo riproposto continua a vendere incessantemente, seguito dai nostri titoli di James Bond 007. Il nuovissimo saggio Mondo Bond 2007 di vari autori coordinati da me e da Edward Coffrini Dell'Orto, sta vivendo un piccolo record: una seconda edizione a due settimane dall'arrivo in libreria... merito anche del fatto che è l'unico saggio esistente su 007 aggiornato al nuovo film, visto che due degli autori, Edward e Pietro C. Ferrrario, hanno partecipato alle riprese di Casinò Royale.
Domanda personale: senza nulla togliere ai volumi non nominati, ed esclusi i tuoi lavori (Morte accidentale di una lady, Diabolik: la lunga notte, La settima nota ed Elementi di tenebra/Manuale di scrittura thriller), c’è qualche titolo al quale ti senti più legato?
Amo moltissimo Cattive intenzioni e il nuovissimo Parole al vento, i romanzi di Stuart M. Kaminsky con Lew Fonesca, un eroe crepuscolare fuori dalle convenzioni del giallo, e Le ore del male di Raymond Benson.
Pur dando grosso spazio soprattutto al noir, al giallo, al thriller e affini, Alácran è una casa editrice che si pregia di credere in tutti i generi, concedendosi nel contempo il mainstream letterario. E dimostra tale fiducia con le pubblicazioni.
Certo, mainstream che ha spazio nella nostra collana “Le Storie” e può essere contaminato dal minimalismo (Luca Ricci), dall'ironia e dal gotico (Claudia Salvatori e Cristiana Astori), dal fantastico (Luca Tarenzi), dal rifiuto delle convenzioni narrative (Paolo Grugni)... Ma che ha spazio anche altrove: alcuni dei nostri romanzi “gialli” pubblicati nella collana “I Misteri” hanno un autentico status di romanzi tout court.
Tre collane, una veste grafica comune, peculiare e riconoscibile. Peraltro molto elegante. Anche la forma vuole la sua parte, e Alácran se ne rende conto…
Be', a noi piacevano molto anche gli spartani BUR degli anni Cinquanta, in cui il libro era un ipertascabile con una semplice e anonima copertina di cartone. Ma non ci dispiacciono i libri belli a vedersi e cerchiamo di comunicare al lettore un messaggio già dalla copertina. Ora mi occupo personalmente della “direzione artistica” (chiamiamola così, anche se suona un po' eccessivo) di tutte le nostre pubblicazioni.
Alácran ha un suo sito, in linea con i volumi.
Il sito www.alacran.it è opera di Mauro Pedretti, che conosco da una ventina d'anni e con cui ho condiviso avventure artistiche prima e internettiane poi per altrettanto tempo. Ci intendiamo perfettamente. Vi si trovano non solo le novità e il catalogo o le biografie di autori e illustratori, ma anche le nostre apparizioni pubbliche (nella sezione “appuntamenti”), notizie, curiosità e backstage (nella sezione “ultime notizie”) e naturalmente i nostri trailer.
L’idea dei trailer?
È un sogno che avevo da decenni e che recentemente è diventato realizzabile. Abbiamo uno spettacolare trailer filmato (per Lingue morte) realizzato da due studenti dello IED di Milano, ma ancora più caratteristici sono i nostri trailer in Flash, opera del brillante Licio (si fa chiamare così), che lavora su miei script con un'inventiva e un gusto sorprendenti e forse ha scovato una nuova forma di comunicazione possibile solo attraverso il mezzo di Internet. Dopo quelli per Diabolik-La lunga notte, Il Re dei Topi e altre favole oscure e Le ore del male, ha appena ultimato quello dedicato al saggio Mondo Bond 2007 e si appresta ad affrontarne uno sulla serie di romanzi di James Bond 007.
Dopo lo speciale dedicato al Professionista, cambio di formato anche per “M-Rivista del Mistero”.
Il cambio di formato, che l'ha portata alle stesse dimensioni dei nostri libri, è legato a un cambio di distribuzione, che ci ha permesso di mandarne 10.000 copie alle librerie e a edicole selezionate di Roma e Milano, oltre che agli abbonati. Per chi non la conoscesse, M-Rivista del Mistero è il mystery magazine più a lungo presente sul mercato italiano (dopo, s'intende, Il Giallo Mondadori) e si differenzia dai suoi numerosi colleghi per la netta prevalenza di racconti di autori nazionali e internazionali, classici e moderni, oltre ai dossier, alle rubriche e alle interviste a grandi figure del genere. Nel numero attualmente in vendita tra i numerosi racconti ce n'è uno di Tito Luca Faraci con Diabolik ed Eva Kant, La resa di Ginko, soggetto originale di un episodio a fumetti uscito la scorsa estate; tra gli intervistati troneggia Donald E. Westlake alias Richard Stark. Nel prossimo numero, altrettanto ricco di narrativa (cito per brevità solo gli inediti di Stuart M. Kaminsky - un suo famoso racconto per la prima volta in versione integrale - e Jeffery Deaver - una sua short story in una versione che non apparirà mai altrove) le star interpellate si sprecano: oltre a Deaver ci sono Matilde Asensi, Steve Berry, Laurell K. Hamilton e, special guest, Sean Connery; questo numero sarà in vendita in gennaio, ma chi vuole averlo in anteprima ai primi di dicembre può venire al Courmayeur Noir in Festival 2006 oppure abbonarsi contattando info@alacranedizioni.it
Le antologie. Alacran dimostra di credere nelle antologie, sia personali che di autori vari.
Vero, anche perché io sono uno scrittore nato con i racconti e devo le mie prime apparizioni alle appendici del vecchio Giallo Mondadori e alle antologie collettive. La leggenda secondo cui i libri di racconti non interessano a nessuno viene spesso smentita dai fatti. Anche quando si tratta di “antologie personali di autori italiani esordienti” (definizione che contiene ben tre o quattro termini che molti considerano fallimentari). Abbiamo dimostrato che le nostre antologie personali di autori italiani esordienti sono i libri più apprezzati dalla critica e, come nel caso di Cristiana Astori, possono diventare libri-culto grazie al passaparola di Internet. Quanto alle antologie collettive, basta guardare quelle dedicate alla città di Roma da due grandi curatori: Gianfranco DeTurris (Roma fantastica, edizione arricchita di inediti di un volume già pubblicato altrove, con un'avventura di Martin Mystère) e da Gian Franco Orsi (Sette colli in nero), che ne danno rispettivamente un ritratto in chiave fantastica e gialla.
“Grandi noir a prezzo thriller”. Un’offerta molto vantaggiosa…
Abbiamo pensato che la migliore pubblicità per i nostri libri è quella di farli conoscere ai lettori, specie a quelli più voraci che spendono tutti i loro soldi in libreria, premiandoli con la possibilità di conoscere quattro grandi autori a prezzi più accessibili. Anziché spendere in pubblicità, perché non alleggerire i costi sui lettori?
Una domanda che certo interesserà molti dei nostri lettori: valutate personalmente gli inediti?
“Personalmente” vuol dire che un nostro nutrito gruppo di esperti esamina tutti i dattiloscritti che ci arrivano. Poi ci sono una prima, eventualmente una seconda e talvolta una terza lettura. Infine decidiamo quali libri tra i superstiti sono così “particolari” da poter essere scelti per Alacrán. E a volte per mancanza di spazio dobbiamo sacrificarne qualcuno (questo vale anche per illustri autori stranieri, non solo per gli esordienti nazionali) anche se li vorremmo pubblicare.
Scorro a caso un po’ di titoli tra i più recenti. Commentino tuo su ognuno… Iniziamo con GUARDO E ASPETTO, di Justo E. Vasco, romanzo vincitore del premio Hammett.
Un libro bellissimo che Paco I. Taibo II ha definito “un grande romanzo picaresco all'Avana”, scritto da uno dei maggiori scrittori cubani di oggi, purtroppo scomparso all'inizio di quest'anno, qualche giorno prima di un appuntamento a Barcellona in cui avrei potuto finalmente conoscerlo. È uscito ne “I Misteri” ma è uno di quei libri che potrebbero figurare nella nostra collana di narrativa varia. È in ogni caso un giallo, in cui una serie di omicidi porta a galla le ombre di una Cuba tormentata eppure molto amata dall'autore.
MONDOSERPENTE, di Paolo Grugni.
L'ho definito “un antithriller” e pubblicato decisamente nella collana di narrativa e non di gialli, perché smonta la struttura dei soliti thriller (l'investigatore non indaga) ma anche quella del romanzo tradizionale (parti in “flusso di coscienza”, scene teatrali e poesie scritte dal protagonista che servono da intervallo ai vari capitoli), pur mantenendo due caratteristiche fondamentali: la trama regge con precisione e l'odissea milanese del suo antieroe, condannato dalla sincronicità junghiana a capitare sempre nel luogo e nel momento in cui capita “qualcosa”, ha momenti di lacerante ironia.
NIENTE DA FESTEGGIARE, di Sandro Ossola.
Il felice ritorno di un romanzo già apparso anni fa in una collana che per qualche tempo pubblicò le migliori firme del noir italiano... e poi scomparso dalla circolazione. Ma, come ha detto Lucarelli, Ossola è stato uno dei padri-padrini della nuova generazione del noir italiano; e poi questa è la prima indagine del realistico investigatore privato Guido Sereni, la cui seconda avventura (L'ussaro nel freezer, che abbiamo pubblicato lo scorso anno) è stata considerata uno dei migliori noir italiani del 2005. Un romanzo che ho amato molto alla sua prima apparizione e ho riletto con estemo piacere, cogliendo la somiglianza tra il percorso di Ossola e quello del grande Vázquez Montalbán, di cui non a caso l'autore è stato amico e traduttore.
LE ORE DEL MALE, di Raymond Benson.
E questa è una storia d'amore. Questo libro è veramente uno dei più grandi romanzi noir americani dell'ultimo decennio, e sottolineo “romanzi” oltre che “noir”. Purtroppo per 007, Raymond Benson ora ha abbandonato il mitico agente segreto e cominciato a dedicarsi attivamente al noir, scrivendo libri bellissimi di cui sta vendendo i diritti a Hollywood, per quanto a mio avviso siano più adatti a un pubblico europeo (Andrea G. Pinketts lo ha caldamente raccomandato al suo editore francese, che pubblica tra gli altri anche James Ellroy). Qui siamo in una cittadina tutta casa e chiesa, che tuttavia ha nascosto sotto il tappeto una brutta storia di delitti seriali, usata oltretutto per nascondere ben altri segreti. La storia è ambientata su due piani narrativi, gli anni '70 (con gli effetti dell'arrivo della rivoluzione sessuale in una città del West Texas) e oggi, con l'indagine retrospettiva di una donna coraggiosa a caccia di scheletri negli armadi.
PARKER - DIETRO LE SBARRE, di Richard Stark.
Un caro vecchio amico che torna a trovarci. Molti credevano che Donald E. Westlake avesse abbandonato il suo alias di Richard Stark e avesse smesso di raccontare le imprese del suo “genio della rapina” Parker, un Diabolik americano in chiave realistica e senza maschera. Questo invece, dopo Terra bruciata, è il secondo inedito con Parker che pubblichiamo. Fedele alla propria tradizione, Stark ci racconta però ogni volta storie dalla formula diversa. Basti dire che qui Parker viene arrestato (!), deve organizzare un'evasione con complici improvvisati e per questo accettare di partecipare a un colpo non “suo” una volta uscito. Ma il colpo si rivela una serie di trappole una dentro nell'altra...
Un bel saggio, ora: C'ERA UNA VOLTA IL GIALLO II / L'età del piombo, a cura di Gian Franco Orsi e Lia Volpatti.
Dietro questo libro si nascondono non solo la grande esperienza di Gian Franco Orsi e Lia Volpatti (già storici direttore e caporedattore di Il Giallo Mondadori) ma anche un lavoro monumentale loro e di Raffaella Arnaldi della redazione di Alacrán. Dopo il primo volume dedicato all'età d'oro del mystery, questa enciclopedia del giallo autore per autore affronta il periodo di transizione in cui ai continuatori della detective story classica (Rex Stout, Ellery Queen...) si sono affiancati innovatori come Georges Simenon su un versante e i maestri hardboiled (da Dashiell Hammett e Raymond Chandler a Ross McDonald e Mickey Spillane) su un altro. È anche l'occasione per riscoprire parecchie grandi firme oggi un po' dimenticate del giallo.
Colgo l’occasione per un paio di domande ad Andrea Carlo Cappi, il narratore. Tu sei una personalità dinamica, un vulcano attivo: ma tra responsabilità editoriali, traduzioni, articoli, eccetera, sarà faticoso trovare il tempo per scrivere… A cosa stai lavorando in questo momento?
Faticosissimo trovare tempo per scrivere, ma inevitabile per la mia sanità mentale: nei periodi in cui mi è capitato di non poter scrivere era come se mi togliessero il sonno REM... Al momento sto lavorando a un romanzo breve con Carlo Medina, per un progetto non Alacrán che credo sia ancora segreto; un'altra storia, piuttosto lunga, preme per essere raccontata: che cos'è successo a Diabolik, Eva Kant e Ginko dopo l'ultimo capitolo di La lunga notte? Ho qualche sospetto fin da quando ho pubblicato la prima edizione del mio “Diabolik” e ora, dopo il successo della riedizione illustrata di Alacrán, molti (compreso il mio socio) sono ansiosi di sapere quale sia il seguito... E un altro editore mi ha lanciato l'idea per una trilogia di romanzi che, devo dire, mi stuzzica... Spero di trovare il tempo.
Qualche novità con Nightshade?
Certo. È già pronto e dovrebbe uscire nel febbraio 2007 in edicola da Segretissimo Mondadori la nuova avventura di Mercy Conteras, Nightshade-Destinazione Halong, che comincia esattamente dove si concluse la precedente, Nightshade-Babilonia Connection: gli agenti della Sezione D, ormai disciolta, si ritrovano al funerale del loro defunto capo, ma tra i presenti c'è un gruppo di persone armate che apre il fuoco su di loro... Stavolta Nightshade agirà in America e in Francia, dovrà seguire un singolarissimo corso di addestramento in Italia (sulle Alpi Marittime) e infine affrontare un nuovo avversario su un'isola inaccessibile nel Golfo del Tonchino, per chiudere una lunga storia cominciata ai tempi della guerra del Vietnam. Per chi si fosse perso le avventure precedenti di Mercy, ormai fuori commercio, Alacrán comincerà a riproporle in edizione definitiva e cronologica a partire dal febbraio 2007, portando per la prima volta in libreria Nightshade-Missione Cuba.
Torniamo ad Alácran. Abbiamo visto il passato, e il presente. Ora, il futuro: abbiamo fame di anticipazioni! Cosa bolle in pentola per il 2007? Suvvia, sii prodigo di informazioni!
Per “le Storie” la riedizione arricchita di un classico della ghost story all'italiana, Tra di noi di Carlo Oliva; tre libri spagnoli sui confini del noir, di Andreu Martin, Juan Madrid e del precursore Mario Lacruz; uno splendido romanzo nero-gotico-messicano di Giancarlo Narciso, I guardiani di Wirikuta; forse, spero, una novità di Sandro Ossola; e un volume imperniato su un celebre personaggio della letteratura occidentale (ma non posso ancora svelarvi chi) visto da autori diversi di varie epoche... tra cui un illustre scrittore italiano con una commedia inedita. Per “i Misteri” continuano le serie di 007 (Benson), Parker (Stark), Fonesca (Kaminsky) e Salinas (Casals); ci saranno un nuovo noir di Benson (che forse tornerà a trovarci in Italia) e un nuovo inedito di Westlake (stavolta con il suo vero nome), anche lui atteso in Italia per presentarlo. Avremo una nuova serie di thriller, protagonista la tenente di Chicago Jacqueline “Jack” Daniels creata da J. A. Konrath, che qualcuno di voi ha già incontrato sulle pagine di M-Rivista del Mistero; e forse, appunto, un nuovo Diabolik. Per i saggi: la continuazione di C'era una volta il giallo di Orsi-Volpatti, Dragons Forever di Stefano Di Marino dedicato ai generi del cinema orientale, American Film di Stuart M. Kaminsky dedicato ai generi del cinema USA (riedizione aggiornata di un suo famoso testo ormai introvabile in Italia). Mentre la rivista si occuperà di Lovecraft, dei misteri d'Oriente, del western-noir...
Una casa editrice che funziona si basa su un team efficiente. Dai, prima di chiudere “investi” qualche buona parola sul tuo staff, che se la merita!
Con piacere, Oltre all'insuperabile Raffaella Arnaldi (mia spalla in redazione), ci sono l'inarrestabile Gloria Misul (ufficio stampa), l'imperturbabile Gloria Pelachin (pubbliche relazioni), l'insostituibile Verena Battilana (amministrazione) e l'imprevedibile Massimo Mezza (marketing), oltre a molti validissimi collaboratori esterni, primi fra tutti Lia Volpatti e Gian Franco Orsi.
Vuoi aggiungere un commento di chiusura?..
Sì. Chi legge i nostri libri di solito se ne innamora. E capisce per quale motivo li abbiamo pubblicati. Nessuno dei nostri libri esce per caso.
Grazie Andrea per la disponibilità. Un caloroso augurio ad Alácran. Con i complimenti della redazione di ThrillerMagazine.
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