Tutto iniziò l'anno scorso al Festivaletteratura di Mantova, con il lancio di Qui comincia la lettura; una proposta per incentivare la diffusione di un romanzo scelto dall'organizzazione del festival e, soprattutto, per incoraggiare attività provenienti "dal basso". Un'idea vincente, che in qualche modo strizza l'occhio alla filosofia che sta dietro al web e all'open source: in fondo l'idea di dare libero spazio ai contributi degli utenti è la stessa che guida la Wikipedia e altri progetti similari di condivisione orizzontale. Un successo, insomma, pienamente meritato.
Il libro dell'anno scorso fu Jolanda, la figlia del Corsaro Nero di Emilio Salgari. Il romanzo di avventure picaresche fu oggetto di reading e cortometraggi, mostre e cosplay, cacce al tesoro e concorsi. L'editore Bacchilega pubblicò anche una graziosa antologia, Sangue corsaro nelle vene, in cui alcuni autori si divertono a reinterpretare il romanzo salgariano in chiave noir o fantascientifica, storica o lovecraftiana.
Ora l'organizzazione del festival ha reso noto il romanzo per la nuova edizione di Qui comincia la lettura. Al centro dell'attenzione sarà questa volta Il bacio d'una morta di Carolina Invernizio, un romanzo che all'epoca sarebbe stato catalogato come "gotico", ma che gli organizzatori della maratona letteraria non esitano a definire "pulp-hard core"!
È anche un'ottima occasione per riscoprire una delle penne più importanti della nostra storia letteraria, in particolare per chi si occupa di narrativa di genere. Definita "onesta gallina della letteratura italiana" secondo Antonio Gramsci, "impudente scombiccheratrice di carte" per Gian Pietro Lucini, Carolina Invernizio non ha certo goduto di grandi simpatie presso l'establishment letterario italiano. Ma lei stessa scriveva "Io ho dei critici un'allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici ed amiche sono le loro mogli, le loro sorelle".
Con oltre 130 romanzi scritti nel corso di quarant'anni di carriera (dal 1877 fino al 1916, anno della morte), la Invernizio è stata tra le più prolifiche e amate autrici della nostra letteratura, tra le prime ad entrare - con formidabile successo - nel territorio della letteratura di massa. I suoi romanzi hanno conosciuto una incredibile fortuna, anche oltre oceano presso gli emigranti italiani. L'affermarsi di nuove forme di racconto come il fotoromanzo e in seguito l'avvento della televisione - insieme ai mutamenti del gusto - hanno fatto perdere il contatto tra Carolina e il suo pubblico d'elezione, facendo sì che i suoi libri venissero col tempo dimenticati. La recente rivalutazione da parte di alcuni critici - Eco e Sanguineti tra gli altri - non le è ancora valsa una piena "riabilitazione", né un'attenzione editoriale che restituisca almeno i suoi romanzi più celebri in una veste curata che faccia pulizia delle tante manipolazioni subite negli anni.
Ma ora, grazie a Qui comincia la lettura, la Invernizio potrà tornare a scaldare gli animi dei lettori, che trascorreranno nuove notti insonni sui suoi libri tra perduti amori, furori passionali e omicidi. Un destino che la lega - forse inconsapevolmente - a Salgari, che in vita fu spesso bistrattato e mal pagato, e che ora merita a pieno diritto di essere riscoperto. Su ThrillerMagazine continueremo a tenere d'occhio le varie iniziative che finiranno nel calderone: restate in ascolto!
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