«C'è una sola esperienza umana che può paragonarsi al libero potere della natura. La piú diabolica di tutte. L'assassinio a sangue freddo».
Königsberg, Prussia, 1804. Un manoscritto maledetto, la Critica della ragion criminale, scritto dal sommo filosofo della Ragione, Immanuel Kant, esplora il fascino del Male assoluto. E delitti atroci si susseguono, cosí inspiegabili che tutti pensano al Diavolo. Il giovane Stiffeniis, antico allievo di Kant, viene chiamato a indagare. Lentamente Stiffeniis scopre una verità sconvolgente. Mentre il vecchio filosofo è sempre piú malato, forse il destino stesso della nostra civiltà è affidato alle mani di Stiffeniis, alla sua capacità di distinguere il bene dal male, e alla sua compassione... Una meravigliosa macchina narrativa ci trasporta direttamente nella fangosa Prussia che aspetta come un incubo l'invasione di Napoleone, tra soldati, negromanti, donne guaritrici, spie dei francesi, orrende prigioni, mercati e palazzi. Un thriller superbamente condotto che mette in gioco, insieme, l'intelligenza e il piacere della lettura. Una grande storia che unisce atmosfere da romanzo gotico alla piú inquietante delle domande: che cosa ha a che fare la ricerca della verità con l'ossessione del Male?
Questa la trama di Critica della ragion criminale dell'insegnante di filosofia Michael Gregorio, in uscita per Einaudi a fine ottobre. Dopo il romanzo Il libro che cambiò il mondo (vedi libri/2937), pare proprio che gli scrittori di thriller abbiano trovato un filone fecondo nel far incrociare la filosofia kantiana e il delitto...
I protagonisti:
o Immanuel Kant, filosofo
o Hanno Stiffeniis, magistrato inquirente
o Amadeus Koch, assistente di Stiffeniis presso il tribunale di Königsberg
o Wolfgang Rhunken, procuratore nella città di Königsberg
o Anton Lublinsky } ufficiali della guarnigione di Königsberg
o Rudolph Kopka
o Il generale Katowice, comandante della guarnigione di Königsberg
o Augustus Vigilantius, negromante
o Ulrich Totz, locandiere della Baleniera del Baltico
o Gerta Totz, sua moglie
o Morik Lüthe, nipote dei Totz, inserviente alla Baleniera del Baltico
o Reinhold Jachmann, amministratore dei beni di Kant
o Martin Lampe, ex domestico di Kant
o Johannes Odum, domestico di Kant
o Stadtschen, ufficiale in servizio presso la Fortezza di Königsberg
o Anna Rostova, levatrice
Le vittime:
o Jan Konnen, fabbro ferraio
o Paula-Anne Brunner, donna pia
o Johann Gottfried Haase, mendicante
o Jeronimus Tifferch, notaio
I comprimari:
o Helena Jordaenssen, moglie di Hanno Stiffeniis
o Lotte Havaars, bambinaia della famiglia Stiffeniis
o Immanuel e Süsanne, figli di Stiffeniis
o Gudjøn Knutzen, segretario di Stiffeniis al tribunale di Lotingen
o Il dottor Plucker, medico curante del procuratore Rhunken
o Agneta Süsterich, governante di casa Tifferch
o Stefan, fratello minore di Stiffeniis
o Wilhelm, padre di Stiffeniis
o Frau Mendelssohn, vicina di casa di Kant
o Helmut Schuppe, condannato alla deportazione in Siberia
o Colonnello Franzich, ufficiale medico presso la guarnigione di Königsberg
o Arnold Lutbatz, merciaio
o Danilo Gioacchini, medico, vicino di casa di Kant
o Frau Lampe, moglie di Martin Lampe
o Margreta Lungrenek, indovina
Michael Gregorio, Critica della ragion criminale
Einaudi, Stile libero/Big, 2006
Traduzione di Mario Marchetti
pp. 448
€ 15,00
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