Il ragazzo americano del titolo? Egdar Allan Poe.
“La raffinatezza di Parigi, il dinamismo di New York e la follia di Las Vegas: questa è Londra nel 1819. Ma è anche una città in cui ricchezza e miseria si fronteggiano ovunque: vicoli sudici si alternano a strade ampie e ben curate; magioni lussuose sorgono accanto a tuguri in cui regnano la malattia e la disperazione; prostitute e ladri vivono a pochi passi di distanza da nobili e ricchi.
In questa Londra giungono, nel novembre 1819, due americani assai enigmatici: un misterioso uomo d’affari e il suo segretario, un nero imponente e signorile. Poco dopo il loro arrivo, una delle più grandi banche della città va in fallimento, un uomo viene trovato morto in un cantiere e un altro sembra scomparire in una delle zone più malfamate della capitale. E un destino singolare collega tutti questi fatti a un ragazzo americano chiamato Edgar Allan Poe.
Ben presto nell’intrigo viene coinvolto un povero istitutore, Thomas Shield, costretto a lottare con tutte le sue forze per capire cosa sta succedendo, prima che un’oscura macchinazione distrugga lui e coloro che ama. Ma la verità – proprio come il giovanissimo Poe – affonda le radici sia nel Nuovo Continente sia nella vecchia Europa…”
Con questi tre paragrafi, l’Editrice Nord presenta questo romanzo di Andrew Taylor, un autore nuovo per il mercato italiano, ma con una solida esperienza di 25 anni alle spalle. Uno scrittore di cui siamo sicuri sentiremo ancora parlare.
Il ragazzo americano è infatti un ottimo biglietto di presentazione. Ben congegnato, ben scritto. Poggia su una ricerca seria che riesce ad esprimersi sotto varie forme, coinvolgendo non solo l’apparato storico generale stretto, ma soprattutto quelle particolarità che rendono credibile un’ambientazione passata: l’Inghilterra del primo Ottocento vi rivive visivamente, ma anche nell’accuratezza dei dialoghi e persino nel “tradurre” narrativamente suoni e odori dell’epoca. E, grazie alla narrazione in prima persona (scelta coraggiosa in un simile contesto), anche emotivamente.
Questo libro è insieme un mistery, un romanzo storico, una storia d’amore senza orpelli melensi. E poi… c’è lui: Edgar Allan Poe.
Su ThrillerMagazine, abbiamo parlato di Poe come “attore” di fiction, piuttosto che come immortale autore e icona letteraria, appena qualche tempo fa, in occasione dell’uscita italiana del romanzo L’ombra di Poe, di Matthew Pearl (distribuito sul nostro mercato editoriale prima di questo Il ragazzo americano, ma successivo allo stesso come data di pubblicazione originale). E ancora nei giorni scorsi, con la notizia di un film indipendente: The death of Poe. E presumiamo torneremo su Poe protagonista di una storia d’invenzione, quando un editore italiano tradurrà Pale Blue Eyes, di Louis Bayard, romanzo per il quale lo stesso Taylor, da noi intervistato, ha spontanee parole d’elogio.
Ed è proprio all’intervista che l’autore ha rilasciato in esclusiva a ThrillerMagazine che vi rimandiamo per avere ulteriori dettagli.
Andrew Taylor e Il ragazzo americano vi aspettano dunque nella nostra sezione “Rubriche”, raggiungibile direttamente cliccando qui
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