È rimandato al 2007 l’esordio di John Woo nei videogame. Il suo Stranglehold, seguito della pellicola Hard-Boiled atteso per personal computer e console (PlayStation 3 e Xbox 360), punta a ridefinire il genere degli sparatutto cinematografici. L’idea dell’editore Midway, se il gioco avrà successo, è di inaugurare un’intera linea di videogame John Woo, sulla falsariga dell’esperienza Tom Clancy e la benedizione del regista. Stranglehold, primo tassello del progetto, vede la partecipazione, accanto al maestro del cinema di azione di Hong Kong, anche dell’attore cinese Chow Yun Fat, l’ispettore Tequila di Hard-Boiled, film culto del periodo pre holliwoodiano di Woo. “Non è stato facile – ha spiegato il regista – immaginare come sarebbe potuto essere questo seguito di Hard-Boiled, come avrei potuto fare meglio di quello che avevo già fatto, ma sono stato fortunato a lavorare con Midway perché mi hanno presentato subito delle grandi idee”.
Oltre a dirigere le scene di intermezzo e a occuparsi della trama, per Stranglehold John Woo sta collaborando con gli sviluppatori – gli studi Midway di Chicago, già responsabili del sottovalutato Psi-Ops – per offrire un’esperienza la più cinematografica ed entusiasmante anche nel momento in cui il controllo dell’azione passa in mano al giocatore. La presentazione del videogame, della quale si possono trovare estratti nei trailer ai cui si rimanda nelle risorse di Rete, ha interessato la rievocazione di uno dei frammenti più famosi di Hard-Boiled: la sparatoria nella sala del tè. Solo un assaggio, ma molto promettente. L’impostazione ricorda un classico dei videogame, Max Payne, titolo che non ha mai nascosto affinità con la cinematografia di Woo. Ma Stranglehold sembra in grado di poter amplificare ulteriormente la sua carica stilistica.
Nel livello mostrato dagli sviluppatori Tequila si prodiga in fantastiche evoluzioni scuola Honk Kong. Corre sulle balaustre, scivola sopra e sotto i tavoli, sul portavivande, si appende ai lampadari, fa piroette e capriole con spreco di effetti speciali e inquadrature enfatizzanti al rallentatore. Il tutto senza mai smettere di sparare, cosa che si ripercuote sulla scenografia, in un coreografico balletto tra polvere e detriti, tra colonne sventrate e arredi sbriciolati. E nella versione finale del gioco, ci saranno anche gli inseguimenti. Sembra proprio che John Woo muoia dalla voglia di fare un ingresso trionfale nel digital entertainment.
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