- Sicuro?

- Sicurissimo! Trova quelle scartoffie e saremo ricchi!

- Se la pensi così, capo.

- Ora contatta la veggente.

- Una domanda, capo.

- Spara!

- Che dice quella roba da un milione di dollari?

- L’ipotesi di Riemann?

- Sì, quella del tisico.

- Che i numeri primi si distribuiscono ordinatamente come gli zeri reali della funzione zeta di Riemann. Chiaro?

- Ah, zeri da una parte e zeri dall’altra, il conto torna!

Rituali propiziatori

Vergò il biglietto e appose la firma.

Nello scrivere l’intestazione, si accorse di ignorare il nome di battesimo del signor Ipotesi.

Bice Baldini, la dama della terza dimensione (e oltre)

Specializzata in complessità. Risolve problemi di grado superiore al terzo

(consulenza anche il lingua inglese e francese).

Indicazioni per una felice soluzione delle situazioni irriducibili

(attenersi con accortezza, secondo i tempi indicati)

Noticeboard – warming up

Pochi, semplici e consapevoli gesti per avvicinarci a chi non c’è più. Ma è ancora con noi, nel corpo e nel cuore.

Step zero (before) – At a glance

Una fotografia o ritratto del caro estinto: da visualizzare la settimana innanzi, di giorno in giorno.

(Fantastico anche un eventuale trapasso onirico, meglio se a colori)

Step one (before) – Mood

Anche loro ci sentono. E ascoltano. E leggono quel che vorremmo sapere, nel refolo del sospiro.

Step two (while) - Tune in

Calma. Silenzio. Equanimità. Abbigliamento in sintonia con l’epoca del trapassato.

Step three (before) – The deeper food

Cena del giorno innanzi: in tono con la morte del caro estinto. Vale a dire, insalatina con rucola (in caso di decesso naturale) oppure radicchio rosso (per decessi violenti). Sempre accompagnata da pomodori. Funghi in caso di morti bianche. Sconsigliate pasta e carne. Modica frutta, cromaticamente sincrona come la verdura.

Pranzo del giorno medesimo: per allinearsi, digiuno a base di acqua e limone.

Step four (after) – The Larger Picture

Riservatezza, come da segreto professionale.

Possibile sfinimento fisico (da ricovero ospedaliero).

L’attendo venerdì prossimo, 31 maggio. Alle 17. Puntuale. E con una candela.

Sua Bice

Spasimi alla quinta potenza

- Ehilà.

- Ciao, capo.

- Cominci a star meglio

- Ah, che dolore!

- Infermiera! Non muoverti…

- No, no, quella lì no!

- Va bene, va bene…

- Oh, che male!

- Però, che mira! Un colpo solo, dritto allo stomaco…

- Di striscio… ah, che dolore!

- Allora, le informazioni?

- Quali informazioni?

- Il nascondiglio dei manoscritti…

- ...nulla. Nulla, maledizione!

- Come sarebbe?

- Solo un colpo allo stomaco!

- E…. nessun indizio?

- Niente di niente.

- Sicuro?

- Sicurissimo!

- Chi hai parlato?

- Évariste.

- Hai confuso Évariste con Alfred.

- Chi?

- Alfred, il fratello di Évariste.

- Che c’entra?

- Lui recuperò i manoscritti, dopo la morte di Evariste.

- E allora?

- Lui li spedì al matematico Liouville, che li pubblicò nel 1846.

- E con questo?

- A lui dovevi chiedere….

- Le Ville?

- No, l’altro. Alfred.

- Il fratello?

- Sì. Lui mise le mani sui manoscritti e…

- … una mano nasconde l’altra…

- …e gli inediti …

- ... con quello che cerchiamo…

- … quindi, appena fuori di qui, tornerai dalla maga e interrogherai Alfred…

- Che cosa?

- Hai capito. Il fratello.

- E poi, capo?

- Finché non scopriremo il nascondiglio…

- … dei manoscritti…

- Hai capito e….. che diavolo…

- … che diavolo ci faccio, con questa?

- Fermo, … che vuoi ora?

- Quasi ci lasciavo le penne e…

- … e fermo…

- … d’ora in poi, con i matematici dialoghi tu! - e premette il grilletto.