Seduta algebrica

Galois. Évariste Galois, il mio nome. Era la notte del 29 maggio 1832. E cominciai a scrivere…

La donna si mosse e batté una mano sul tavolo. “Piano. Non muoverti. Ascolta”, diceva quel gesto.

…Prego i patrioti che mi sono amici di non rimproverarmi, perché non muoio per il paese. Muoio vittima di una sgualdrina e di due individui che ella ha raggirato. La mia vita si spegne in un miserabile pettegolezzo. Oh! Perché morire per così poco, morire per qualcosa di così disprezzabile!…

Ancora un colpo, per chiedere attenzione.

…Sono stato provocato da due patrioti.. Mi è stato impossibile tirarmi indietro… I miei avversari mi avevano intimato, sul mio onore, di non preavvisare nessun patriota…

- Ora comincia a ricordare, scommetto, - pensò l’uomo che sedeva di fronte alla medium.

…Il vostro compito è molto semplice: dimostrare che mi sono battuto mio malgrado, dopo aver esaurito ogni mezzo di conciliazione…Conservate il mio ricordo, dal momento che la sorte non mi ha concesso di vivere abbastanza, perché la patria conosca il mio nome…

- Continua, continua… - ribadiva egli, fra sé.

…Ho fatto nel campo dell’analisi diverse cose nuove. Le une riguardano la teoria delle equazioni, le altre le funzioni integrali…

- Uno sforzo, ci siamo quasi… - chiocciava sottovoce.

…Nella teoria delle equazioni ho cercato in quali casi le equazioni siano risolubili per radicali. Ciò mi ha dato modo di approfondire questa teoria e di descrivere tutte le trasformazioni possibili relative a un’equazione, anche quando essa non sia risolubile per radicali…

- I manoscritti… , - ululava con ansia. La donna si inarcò sulla sedia, come morsicata da una scossa.

…Amico mio, chiedi pubblicamente a Gauss o a Jacobi di esprimere un giudizio non tanto sulla veridicità di questi teoremi, ma sulla loro importanza. Dopodiché, spero che qualcuno troverà un qualche vantaggio nel decifrare questo groviglio di scritti…

- Dove li hai nascosti?.. , - guaiva, febbricitante.

Je n’ai pas le temps…

- Dove si trovano? – uggiolava, gli occhi lucidi nella penombra.

...Non piangere. Ho bisogno di tutto il mio coraggio per morire a vent’anni…

In quel mentre, un sibilo imbavagliò l’uomo in un maschera di terrore.

Centosettanta balzi indietro

Diamine, che mira.

Due pistole. Venticinque passi. Un colpo solo. Preciso. Allo stomaco, sul fianco destro. Non era girato completamente di lato; eventualità che avrebbe ridotto al minimo la lesione. Gli premeva morire? Forse sì. Dopo due bocciature all’esame di ammissione all’École Polytechnique, l’espulsione per condotta irrequieta dall’École Normale, tre memorie rifiutate dall’Accademia delle Scienze di Francia e una addirittura smarrita, due arresti e una storia sentimentale finita in sgarbo.

Il referto autoptico descriveva un vasto livido sul capo: da caduta maldestra. O forse da botte impreviste? Possibile: il che spiegherebbe l’abbandono, ai margini dello stagno di Glacier, alle porte di Parigi: un fagotto ferito. Un contadino lo condusse in ospedale. Dissanguato, ma ancora cosciente.

Évariste Galois morì la mattina del 31 maggio 1832, assistito dal fratello Alfred. Il quale ne custodì gli scritti inediti.

Un’ipotesi da un milione di dollari

- E il nome?

- Quale nome?

- Quello con cui ti presenterai.

- Non ci ho ancora pensato, capo….

- Devo dirti proprio tutto io?

- Fammi pensare….

- … Ecco, trovato!

- … aspetta….

- Vuoi svelare l’ipotesi di Riemann e…

- … mica il nome di quello, crepato di tisi…

- ..zitto!

- ……è di cattivo auspicio….

- … zitto! Sarai il signor Ipotesi.

- Che cosa?

- Mister Ipotesi: come la congettura da un milione di dollari.

- Un milione di dollari per un morto sepolto?

- Io sono il capo e tu esegui e…

- …e parlo con il morto e gli chiedo…

- Non con quel morto! Con un altro…

- Non con quello tisico?

- Non con lui.. con un altro…. freddato in duello…

- Che sinfonia, capo!

- Taci, una buona volta.

- E la riserva?

- Si chiama Galois. Ricorda: É-v-a-r-i-s-t-e- G-a-l-o-i-s-e. Anni venti.

- … che lusso!

- Beghe di donne e di politica, nel 1832…

- … le solite manfrine, capo.

- Ascoltami, una buona volta. Galois è passato alla storia per le gozzoviglie con le equazioni di quinto grado: e prima di schiantare, ha raccolto le sue memorie. Non tutte sono state ritrovate. E in quelle inedite è la chiave del milione di dollari…