Dopo la fugace trasferta a Miami, i videogame di Csi tornano a Las Vegas con Csi: Omicidio in 3 dimensioni. Sono cinque i casi su cui Gil Grissom e la sua squadra dovranno far luce, aiutati dal giocatore. Nel primo episodio, Ritratto di un omicidio, bisogna indagare su una vanitosa collezionista trovata morta in una galleria d’arte. Nel secondo episodio, Sparatutto in prima persona, è l’amministratore delegato di una famosa azienda di videogiochi a essere stato assassinato all’indomani dell’inaugurazione della fiera più importante del settore. Nel terzo episodio, Figlia di papà, l’indagine verte su una ricca ereditiera scomparsa: tutto fa pensare a un delitto, ma manca il cadavere. Il quarto episodio, Mix pericoloso, presenta il corpo di un ragazzo che giace senza vita in una remota area del deserto del Nevada. Con il quinto episodio, Fumo negli occhi, l’enigma si nasconde tra le ombre del passato della vittima, un investigatore privato con molti nemici.
Csi: Omidicio in 3 dimensioni è il quarto capitolo per personal computer della serie di avventure investigative prodotte da Ubisoft, sulla scia del successo del telefilm di Jerry Bruckheimer. Nel gioco si interpreta un personaggio esterno al cast, recluta della scientifica di Los Angeles che, affiancato dai protagonisti già visti in tv e con tutta la strumentazione utile all’occorrenza, è chiamato a risolvere cinque intricati casi di delitti imperfetti. Al termine di ogni esame sul campo, Gil Grissom in persona esprimerà un giudizio sulla condotta delle indagini. Queste si sviluppano essenzialmente su tre momenti: ispezione della scena del crimine e altri luoghi, analisi in laboratorio e interrogatori. In proprio possesso tutti gli arnesi noti ai fan della serie tv.
Col tampone di cotone si possono prelevare campioni di fluidi o di liquidi disseccati; i guanti in lattice servono per maneggiare prove senza contaminarle; le pinzette sterilizzate vengono usate per raccogliere elementi di prova delicati o molto piccoli; il kit per calchi riproduce impronte in gesso di scarpe, piedi e pneumatici; col mikrosil si ottengono calchi in creta di ferite; la lampada a raggi ultravioletti evidenzia tracce invisibili all’occhio nudo, come fluidi, lividi e acceleranti; la polvere magnetica rileva le impronte digitali su superfici porose, dal legno al poliestere; il ninhydrin fa lo stesso, ma sulla carta; il luminol reagisce col ferro contenuto nell’emoglobina segnalando il sangue anche se lavato; eccetera.
Una volta raccolte le prove, ci si sposta in laboratorio, dove si hanno a disposizione: un computer per effettuare ricerche e confronti, un analizzatore chimico e di dna e un tavolo di montaggio. Nel frattempo, si può cercare di fare un po’ più di chiarezza sulla faccenda conversando con i sospetti, nel tentativo di avvicinarsi alla corretta trinità delle prove. Che cos’è? Il cuore del gioco: l’insieme che descrive i legami fondamentali fra i tre elementi di un crimine: il sospetto, la scena e la vittima negli istanti del delitto. Ricomposta passo dopo passo la giusta trinità delle prove, si può chiudere il caso arrestando il colpevole e passare al successivo.
Dal punto di vista tecnico, Csi: Omicidio in 3 dimensioni introduce un motore grafico tridimensionale che migliora sensibilmente la resa, almeno degli ambienti. L’attenzione a riprodurre l’atmosfera del telefilm è contenuta in diverse scelte stilistiche, come le ricostruzioni dei momenti dell’assassinio che, scaturite dal ritrovamento di una prova, seguono lo stesso taglio produttivo della serie televisiva. Gli autori del titolo, i Telltale Games, non hanno però dimenticato di inserire dettagli anche per gli appassionati di videogiochi. La seconda puntata da sbrogliare, Sparatutto in prima persona, tra diversi riferimenti autobiografici, è tutta dedicata a loro.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID