Il libro Vite da assassino di Domenico Mortellaro, edito dalla Iris 4, è un breve saggio, composto da nove capitoli, in ognuno dei quali è narrata la storia di un famoso serial killer.

Senza dubbio si tratta di un volume per appassionati dell'argomento, per chi è curioso di scoprire gli uomini che si nascondono dietro alcuni dei più terribili delitti della storia. Proprio per questo non si tratta di un libro semplice, nemmeno di un libro da spiaggia, ma di un'opera per i lettori che hanno curiosità verso il tema dei serial killer.

Le nove vite che l'autore illustra sono esemplari per efferatezza e brutalità, sono vite in cui si mescolano sangue, violenza, brandelli di carne e sperma.

E con il suo stile asciutto e diretto, l'autore, attraverso la riscostruzione documentaria, descrive gli omicidi nei minimi particolari, in modo lapidario e chiaro. Così il lettore si trova di fronte, in modo quasi tangibile, alle scene di ritrovamento di cadaveri mutilati o massacrati, coinvolto nella descrizione minuziosa delle fasi dell'omicidio.

Nonostante l'accuratezza dei resoconti il libro gode sicuramente di due caratteristiche importanti: innanzitutto rimane un libro agile, non noioso, che, nonostante tratti un argomento impegnativo, si legge velocemente e con relativa facilità. Inoltre, come è sottolineato nella prefazione di Francesco Barresi, "ci si ritrova anni luce lontano dalle descrizioni splatter" e "Quello che talvolta appare un livido e ruvido racconto trash, un horror thriller crudo e spiazzante, è invece il semplice e triste racconto di Vite da assassino".

L'unico aspetto da cui si dissente, che peraltro è assolutamente soggettivo e pertanto non influisce sul giudizio dell'opera, è la ricerca, che si percepisce dalle pagine, di una giustificazione degli atti di questi mostri, la ricerca di un'umanità, per quanto turbata e deviata, dietro i gesti mostruosi dei serial killer.

Mai chi viola, violenta, uccide e massacra la vita si ritiene che perda ogni diritto a essere chiamato Essere umano.