Nuovo titolo uscito il 3 maggio per Aliberti editore, Povera spia di Franco Mimmi è un noir e, nel contempo, un romanzo “esistenziale”: il ritratto di un uomo disarmato e inadeguato alla giungla quotidiana in cui viviamo.
Una riflessione, quindi, sul nostro inquieto vivere.
Riccardo, 41 anni, giornalista da strapazzo, lavora per un’agenzia, di fama equivoca. E’ incapace non solo di mantenere una famiglia ma anche di mantenere se stesso; incapace di piantare un chiodo senza pestarsi un dito e di aggiustare una presa elettrica senza prendere la scossa. Un rinomato brocco atletico.
Una volta la settimana, sempre di martedì, Riccardo va a pranzo con un americano dell’Ambasciata di Roma e gli chiede informazioni sulla vita politica e i suoi protagonisti. Collusioni, alleanze, probabili rotture, tradimenti consumati.
In cambio Riccardo riceve una busta con duecento dollari.
Una spia, quindi? Forse, tecnicamente è proprio così. Ma a quel tavolo bisogna giocare da professionisti, saper bluffare al momento giusto, qualche volta anche barare. E Riccardo non ne è capace e rimane invischiato in un ingranaggio più grande di lui.
Franco Mimmi è nato a Bologna. Come giornalista ha lavorato a varie testate, come Il Resto del Carlino, La Stampa, Il Mondo e Italia Oggi e Il Sole – 24 Ore. Attualmente scrive per L’Unità.
Tutti i suoi romanzi sono presenti nel catalogo Aliberti.
Povera spia di Franco Mimmi (Aliberti editore, 2006) Pagine: 144 - Prezzo: euro 13,00
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