Siete lettori di Clive Cussler? Aspettate con ansia l’uscita del prossimo James Bond cinematografico? Questo è il libro per voi. Ted Bell, esperto in comunicazioni e pubblicità, alla sua seconda prova con il personaggio di Alexander Hawke - la prima fu Falchi sul mare, sempre Longanesi - affila le armi e conquista il mercato americano con la giustificata speranza di mietere successo anche in quello italiano. La formula è di stampo hollywoodiano: un eroe irresistibile, ricco, bello, coraggioso, un po’ pirata(come il suo avo costruito sull’immagine di capitan Kidd) circondato da amici fidati e simpatici e proiettato in un mondo che ha molte somiglianze con il nostro eppure, sottilmente, è differente. È un universo dove tutte le donne sono bellissime, i cattivi di una mostruosità ineguagliabile e la tecnologia stupefacente. Il mondo degli eroi. Si tratta forse di una formula per raccontare storie di spionaggio e avventura che per molti sembrerà superata ma ha l’indiscusso merito di regalare qualche ora di sano divertimento, ammiccando alla cronaca ma rispondendo al desiderio di evasione del lettore che vuole soprattutto azione ed emozione. Qui, secondo un copione che funziona sempre, un vecchio nemico uccide la sposa del nostro eroe - lasciandolo così disponibile per future avventure amorose - e innesca un meccanismo di vendetta. Non basta perché un super criminale ha riportato in vita La setta degli assassini creandone una particolare variante al femminile - senza rinunciare a ciclopiche guardie del corpo-lottatori di sumo – e minacciali mondo per entrare nelle grazie di un grande vecchio del terrorismo internazionale. Se questo non vi basta aggiungete scenari da favola, belle donne, armi tecnologiche e tantissima azione. Bell sfrutta al meglio tutti gli elementi di questo genere di fiction avventurosa che sembra impermeabile al trascorrere delle mode e del tempo e si propone essenzialmente di divertire. Obiettivo raggiunto perché la vicenda si legge d’un fiato a patto che il lettore sia disposto a quella sospensione dell’incredulità che da sempre ha garantito il successo degli eroi larger-than-life. piacevolemente arricchito di ammiccamenti al cinema e ai romanzi di genere il secondo episodio delle avventure di Hawke dimostra una maggiore sicurezza del suo autore nel maneggiare l’epica di questo genere di storie e propone una vicenda che, se pure non è imprevedibile - ma certe storie non lo sono mai, anzi raccolgono consensi proprio perché il lettore vi ritrova ciò che si aspetta - mescola a dovere ambientazioni e azione reggendo il confronto coni maestri del filone.