Cos'è il noir? E' un termine piuttosto ampio che racchiude l'idea di storie raccontate con taglio thriller, detective, o mystery, ecc. Black è una rivista semestrale che si propone di sondare il genere noir nelle sue diverse manifestazioni. Raccoglie volentieri queste definizioni e ne propone un ampliamento. Il taglio noir viene reinterpretato da Black proponendo una scelta tra le storie più interessanti apparse negli ultimi anni nel variegato panorama della narrazione a fumetti internazionale. Il noir è una visione del mondo, è un approccio alla narrazione, è uno stile di vita.
Nel settimo numero dell'unica antologia a fumetti dedicata al noir e a tutto quello che gli ruota attorno a 360°, nuove proposte e nuovi disegnatori vanno ad arricchire la folta schiera di autori che sono già stati pubblicati. Apre il numero un excursus sullo scrittore-illustratore Edward Gorey, un artista modernissimo che sembra provenire da un lontano passato, e che ha saputo terrorizzare e affascinare per più di quarant'anni i suoi affezionati lettori. Si continua poi con la seconda parte dei diari di Seth, la "confessione" di un autore e di come affronta la sua arte e l'esigenza di vivere, e si conclude la panoramica di testi con una approfondita analisi del lato favolistico della cinematografia di Tim Burton. Per quanto riguarda i fumetti, continuano le storie raccontate da Leila Marzocchi & Pinko Zeman, da Elfo, da Sergio Ponchione e da Mimì Colucci e Massimo Giacon. Debutto di lusso invece per Sammy Harkham (uno degli autori statunitensi più interessanti del momento) e per Michelangelo Setola, mentre si confermano autori decisamente interessanti Giacomo Nanni, David B., Yoshihiro Tatsumi e Alberto Pagliaro (affiancato da Alessio d'Uva). Un numero ricchissimo che offre nuovi stimoli e nuovi segni, scegliendoli accuratamente in tutti i paesi del nostro globo.
Ecco gli argomenti trattati nei numeri precedenti:
Nel primo numero si segnalano David Mazzucchelli e il canadese Seth, mai pubblicati prima in Italia. Il pluripremiato, raffinato affabulatore David B. oppure le storie di violenza metropolitana riportate come reportage polizieschi dallo spagnolo Marti e dal greco Leandros Kokkoris. Ed ancora gli italiani Igort e Leila Marzocchi molto amati in Giappone; Stefano Ricci che ci porta una collaborazione straordinaria con Valerio Evangelisti; Francesca Ghermandi e Massimo Semerano direttamente dall'America ed infine due tra i giovani autori più promettenti del panorama italiano: Andrea Bruno e Michele Petrucci.
Nel secondo numero ci sono autori importanti come gli americani Charles Burns che presenta il racconto Blood Club o Adrian Tomine (Quattro luglio) con le sue schegge di vita quotidiana asciutte e indimenticabili narrate con elegante stile cinematografico e una spiccata sensibilità letteraria.
E poi ancora un americano, Daniel Clowes, presenta il suo personalissimo universo con il primo atto del suo fortunato David Boring. Nel secondo numero Black guarda anche a Oriente con un racconto di Suehiro Maruo (Il vampiro che ride e Midori), autore di culto per i lettori giapponesi, eccentrico ed efferato, definito il de Sade dei manga per il suo stile legato al periodo degli anni Quaranta e Cinquanta. E poi ancora le atmosfere avventurose e sporche di Munoz e Sampayo che ci portano in una New York imbarbarita e corrotta, tra un gran miscuglio di razze e tipi, in un tipico scenario da frontiera, o il caustico sguardo sull'Italia e sui Balcani manifestato dal serbo Aleksandar Zograf. Per il versante italiano si va dal Bestiario padano di Marco Corona alle atmosfere rarefatte di Andrea Bruno, da una nuova storia di Igort (Lo specchio) a Mauro Chiarotto.
Il grande protagonista del terzo numero è Fantomas, il personaggio creato nel 1911 da Pierre Souvestre e Michel Allain che fece impazzire il pubblico della Belle Epoque, l'elegante genio del male in frac, divenuto celebre per le sue avventure sanguinarie, per la sua crudeltà senza pentimenti e remissioni, per il suo superomismo, per la sua invincibilità.
Fantomas è entrato di prepotenza nel cinema, prima attraverso il bellissimo ciclo di film di Feuillade - con Renè Navarre nella parte del perfido genio del male, poi in ogni possibile versione: seria, surrealista, comica, involontariamente comica, autoriale. Black propone varie reinterpretazioni del personaggio di Fantomas attraverso i disegni di David B, Guibert, Ricci, Igort, Vilella, Ceccotti, Fara... E poi dieci istantanee di Loustal che rileggono il clima dei film noir francesi degli anni '50, ancora una storia del giapponese Suehiro Maruo arricchita da un'intervista all'autore de Il vampiro che ride realizzata da Igort, una storia inedita del francese Baru, Ballata irlandese, dedicata alle vicende nordirlandesi, la seconda e la terza parte di Suburbia della coppia Semerano-Ghermandi, la riproposizione di un racconto di Andrea Pazienza, e ancora Andrea Bruno, Leila Marzocchi... ma oltre i fumetti anche un confronto sulla fisiognomica dei "cattivi" attraverso i disegni di Chester Gould e Charles Burns.
Tra i protagonisti del quarto numero è da segnalare una breve storia dell'americano David Mazzucchelli, la novità Matt Broersma, la precisione storica di Jason Lutes, il poliziesco francese riletto dai francesi
Mezzo-Pirus, l'esoterismo di David B., una storia sul pugilato di Loustal.
Naturalmente non manca lo spazio dedicato agli autori di casa nostra, come Gabriella Giandelli, Massimo Giacon, Leila Marzocchi, Sergio Ponchione, Chiarotto, Giacomo Nanni.
Nel quinto numero ci sono fumetti e articoli dedicati a Georges Simenon (Mon cher Simenon).
Tra i protagonisti di questo numero sono da segnalare l’inedito canadese Paul Rabagliati, l’americano Charles Burns con un episodio della sua serie cult Black Hole, lo spagnolo Javie Olivares e uno sguardo sul fumetto africano con Chrisany e Cloete. Naturalmente non manca lo spazio dedicato agli autori italiani, come Gabriella Giandelli, Igort, Gipi, Sergio Ponchione, Leila Marzocchi, Manuele Fior, Mara Cerri, Elfo.
Tra gli autori presenti nel sesto numero si segnalano i francesi Ayrol, Guibert e David B., il giapponese Hanawa, gli italiani Giacon, Marzocchi, Biancuzzi, e ancora Broersma, Zezelj…
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