16-17 aprile Il potere dei sogni raccontato da Luis Sepulveda
"Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fratellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo sulla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza. I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi, resistenti, e si antepongono all'orrore dell'incubo dittatoriale". Con queste parole Luis Sepúlveda spiega il senso del suo ultimo libro Il potere dei sogni (Guanda) che dà spunto a una lunga intervista in cui lo scrittore cileno si racconterà il 16 e il 17 aprile a Tutti i colori del giallo.
Sepulveda racconta come i sogni siano sempre stati perseguitati sotto regimi dittatoriali come quello di Pinochet e di Francisco Franco. Parla del potere evocativo e libertario di canzoni come Michelle dei Bearles, narra ai microfoni la sua prima fuga dentro alla biblioteca nazionale, dove penetrò di notte, facendosi una copia delle le chiavi di ingresso. Sepulveda provò una grande emozione da ragazzino davanti a migliaia di libri, tutti lì a sua disposizione per un intero week end mentre nessuno poteva accedere alla biblioteca. Lo scrittore cileno ricorda con emozione i tempi della democrazia di Salvador Allende, ma anche le favole raccontate dalla nonna e il Don Chisciotte letto ad alta voce dal nonno anarchico. Sepulveda parla del suo amore per la poesia e le favole, riracconta la nascita di uno dei suoi libri più intensi Un nome da torero, un thriller avventuroso che si svolge fra Berlino e la Terra del Fuoco e che molto deve alla sua biografia personale. Gli ascoltatori di Radiodue avranno così occasione nel week end di Pasqua di vivere con lui momenti di ricordi intensi e appassionati, scoprendo emozionalmente "il potere dei sogni".
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