Novembre 1922: Mussolini forma il suo primo governo con l’appoggio di liberali e popolari. Il consenso politico c’è, e c’è anche, in parte, una parvenza di consenso dal basso. Ora occorre consolidare una leadership conquistata con metodi violenti, limitare gli eccessi delle fazioni estremiste, controllare le correnti politiche avverse, porre sotto sorveglianza uomini e gruppi potenzialmente nocivi. È così che il Duce inizia la creazione di un potente apparato di intelligence. La Pubblica Sicurezza, la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, il Servizio Informazioni Militari, la Ceka, destinata a svolgere le operazioni più cruente, e l’Ovra, che fin dal nome denuncia tutta la sua tentacolare e invasiva onnipresenza.
E poi gli uomini: pronti a tutto, privi di scrupoli morali, addestrati all’ascolto del nemico, perfettamente predisposti ai più spericolati cambiamenti di fronte. Luca Osteria, lo specialista dell’infiltrazione in territorio ostile; Arturo Bocchini, algido e curiale capo della polizia; il vicecapo Carmine Senise, doppiogiochista abile e grande pianificatore di transizioni politiche; Amerigo Dùmini, spietato agente della Ceka che ostenta pubblicamente i suoi otto omicidi come un’onorificenza; lo scrittore Pitigrilli, intellettuale mondano e bifronte, ebreo perseguitato dal potere e allo stesso tempo agente dell’Ovra.
In un complesso gioco di delazioni, di ricatti, di finti scandali, di inaspettate alleanze e di voltafaccia improvvisi. Ma anche, nel solco della migliore tradizione nazionalpopolare, di bastonature, di olio di ricino, di sgangherate esecuzioni. È una delle doppie anime del Fascismo. E insieme, fatti salvi gli aspetti più tragicamente grotteschi, uno dei capitoli più bui della nostra storia.
Le spie del Fascismo di Domenico Vecchioni (Olimpia Editoriale, 2005).
112 pp. - € 14.00 - Codice 5180506
Domenico Vecchioni è nato ad Atri (Teramo) nel 1945. Diplomatico di carriera, ha lavorato presso l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, alla Nato e al Consiglio d’Europa. Già console generale d’Italia a Madrid e a Nizza, presta attualmente servizio presso l’Ispettorato Generale del Ministero degli Affari Esteri. Storico e saggista, ha pubblicato i seguenti volumi: Il Canale di Beagle (1986); Le Falkland-Malvine (1987); La Flotta Tudor (1988); Birger Dahlerus (1992); Raoul Wallenberg (1994); Evita Perón, la madonna dei descamisados (1995); Victor Kravchenko, l’uomo che scelse la libertà (1996); Spie e Spy-Stories della seconda guerra mondiale (2001, Premio "Lunigiana-Storia" e targa speciale "Il Molinello"); Cynthia, la spia che cambiò il corso della seconda guerra mondiale (2002, finalista al Premio "Un libro per l’estate"). Per i tipi dell’Editoriale Olimpia ha pubblicato Spie della seconda guerra mondiale (2004).
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