L’ennesimo thriller browniano? Così parrebbe…
Ma, anche se di “codici” e “segreti” sono colme le librerie, dopo la bella sorpresa del riuscito Il Terzo Segreto, sempre dello stesso autore, fiducia e aspettative non mancano. Anzi.
L’antico ordine dei Templari ebbe vasta influenza e indipendenza nel Medioevo. Un potere che esercitò, senza grossi scrupoli, per un lungo periodo. Fino a che Filippo il Bello e la Chiesa non decisero, di comune accordo, che bisognava porre fine definitivamente a cotanta ricchezza e potenza, nonché a tale sostanziale autonomia.
L’Ordine, accusato dei crimini più infamanti, sia di naturale secolare che teologica, fu smantellato, i Templari imprigionati, sottoposti ad un processo-farsa, condannati e giustiziati. Cancellati dalla faccia della Terra. Senza eredità alcuna. Parrebbe…
Sette secoli dopo. Oggi.
Cotton Malone è un ex agente operativo del Dipartimento di giustizia americano. Vive a Copenaghen, dove gestisce con passione e divertimento una libreria antiquaria. Una serafica esistenza nella quale irrompe l’imprevisto, risvegliando il suo animo da uomo d’azione.
Tutto inizia con uno scippo ai danni del suo ex superiore, Stephanie Nelle, giunta nella capitale danese per partecipare a un'asta di libri antichi. Non si tratta però di una rapina né ordinaria né casuale. Tant’è che il ladro viene presto trovato cadavere. Morto in circostanze misteriose.
Si scoprirà allora che la Nelle, per quanto non impegnata in una operazione di sicurezza nazionale, è comunque in Danimarca con una sua missione ben precisa: alla ricerca di un segreto antico, supportata da
informazioni preziose e uniche, con un letale nemico che le ostacola in cammino.
Cotton Malon sa riconoscere il pericolo. Ma la sfida è troppo allettante…
Questo è il soggetto di L'Ultima Cospirazione, l’ultimo lavoro di Steve Berry, la cui data di pubblicazione prevista è fine giugno 2006 (Editrice Nord, traduzione di Gianluigi Zuddas). Inoltre l'autore sarà in Italia a luglio.
Un romanzo che, stante tale plot di partenza, potrebbe poi perdersi nei meandri di un intrigo improbabile o annoiare per scarsa originalità… Oppure, invece, catturarci con nuove idee e svolgimento avvincente.
Anche se di epigoni (e antesignani riscoperti!) di Dan Brown ne abbiamo visti passare forse qualcuno di troppo, non possiamo non ammettere che questo profluvio a tratti “saturante” di antichi codici, segreti teologici e ordini misteriosi ci ha regalato pure tanti buoni titoli. Con soddisfazione dei patiti di queste trame, ma anche al lettore onnivoro che sa apprezzare un sagace equilibrio tra evasione e scoperta, tra avventura e thrilling, tra estrapolazione narrativa e storia reale.
I commenti su The Templar Legacy raccolti in rete, estrapolati dalla stampa e dalle recensioni straniere, sono favorevoli. Si parla in sostanza di un romanzo ben sceneggiato e ben scritto, che cattura il lettore per poi appagarlo con un finale che mantiene le promesse. Di un buon puzzle da ricostruire, di un lavoro che può suscitare discussione, di alta leggibilità, di personaggi ben delineati...
In verità, quello che ci fa ben sperare in questo ennesimo thriller gnostico non sono le belle parole dei giornali anglosassoni, quanto l’aver personalmente testato il biglietto da visita con cui Steve Berry si è presentato in Italia: Il Terzo Segreto (The Third Secret), proposto l’anno scorso dalla Editrice Nord.
Il Terzo Segreto può sembrare un instant book. Non lo è.
Può sembrarlo non solo perché è un cosiddetto thriller teologico, ma anche perché Clemente XV, il pontefice che Berry pone come successore di Giovanni Paolo II in questo suo romanzo, è tedesco, è un prodotto della Curia ed è – sulla carta – un papa di di transizione.
In realtà, l’edizione originale del romanzo fu pubblicata prima della morte di papa Wojtila. Poi, il Clemente XV ideato da Berry è un papa orientato al cambiamento. Uno che nel Concilio Vaticano II vuole vedere un punto di partenza, non un errore.
I lettori hanno accolto con favore Il Terzo Segreto, riconoscendovi un thriller che si stacca dagli altri dello stesso genere, anche da quelli altrettanto ben scritti, principalmente per il messaggio di cambiamento che viene rivolto alla Chiesa. Una posizione cristiana ma progressista che Berry assume con sicurezza, rendendola “anima” di un thriller ben strutturato e sviluppato. Consigliato a tutti… magari con l’eccezione del cattolico “integralista” e dell’ateo “duro e puro”.
Concludiamo ricordando i primi due romanzi di Berry: The amber room e The Romanov prophecy.
Siamo convinti che, se L'Ultima Cospirazione manterrà le promesse, sentiremo parlare anche di questi.
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