Quelli che sono per strada, i barboni. Quelli che fanno i ladruncoli. Quelli che sono in galera ma non parlano anche se li ammazzi di botte. Quelli che facevano il palo nella banda dell'ortica. Quelli che uccidevano l'Armando. In questa esilarante e amara biografia di Enzo Jannacci li ritroviamo tutti i suoi personaggi strampalati e amari. Dalla malavita milanese all'operaio che lavora per tirar su la famiglia, alla storia amara d'amore senza una lira... "Faceva il palo nella banda dell'Ortica, faceva il palo perché l'era el so' meste'e" cantava Enzo Jannacci. Il palo non vedente, che "era lì fisso che scrutava nella notte". E Jannacci le canta ancora queste canzoni in un album, intitolato Milano 3-06-2005 e uscito l'anno scorso, nel quale ripropone le sue canzoni in milanese che narrano anche di omicidi e balordi malavitosi.
Già, settant’anni da poco compiuti, il dottor Enzo Jannacci, medico chirurgo in pensione, è tornato alla ribalta con la grinta e la passione che da circa mezzo secolo lo contraddistinguono da tutti gli altri cantautori italiani. Dal teatro al cabaret, dai dischi ai concerti, passando anche in mezzo a cinema e televisione, Enzo Jannacci è un artista ironico, surreale e al contempo impegnato a descrivere la dura realtà quotidiana, a schierarsi con i poveri e i diversi.
In questo libro per la prima volta viene tracciato un profilo biografico esauriente del personaggio conteso tra attività ospedaliera, ricerca creativa, esternazioni fulminanti.
Ma Enzo Jannacci è soprattutto raccontato attraverso i ventisette album ufficiali e le centinaia di canzoni che parlano di barboni, operai, diseredati, partigiani e poveri cristi, o che cantano di amori, struggimenti, tristezze, malinconie.
Il ritratto del "saltimbanco" milanese, nonché "poetastro", "fantasista", "cantastorie", come egli stesso ama definirsi, viene infine completato da quattro interviste inedite e da uno zibaldone dei suoi pensieri, da cui si ricava una vera e propria filosofia, all’insegna dello sberleffo e della genialità, perché Enzo Jannacci “è un intellettuale libero, coerente, "engagé" che non ha mai tradito le proprie idee”, come dice il nobel Dario Fo, “un uomo colto e spiritoso, un umorista concreto e metafisico allo stesso tempo”.
Ci vuole orecchio - Jannacci raccontato di Guido Michelone (Stampa Alternativa / Nuovi Equilibri) Isbn:88-7226-897-4 - Pagine: 360 - Euro 14,00 - Foto di Bruno Marzi - Prefazione di Andrea G. Pinketts
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