Charles Shine, di professione pubblicitario, incontra sul treno con il quale si reca al lavoro Lucinda Harris, manager di un’azienda. I due, entrambi sposati, iniziano una relazione clandestina. A un tratto uno psicopatico criminale inizia a perseguitarli e ricattarli minacciando di rivelare tutto ai rispettivi coniugi...
Derailed di Mikael Hafstrom è una variazione con tanto di femme fatal, di Cape fear (J. Lee Thompson o Scorsese a piacere), con Vincent Cassel nei panni che furono di Mitchum prima e di De Niro poi. Risultato mediocre tendente allo zero, un po’ per via della coppia stoccafisso Clive Owen & Jennifer Aniston, un po’ per via di una sceneggiatura molto scontata che infila un sottofinale del quale non si avvertiva il bisogno (fateci caso ma quando c’è un sottofinale è quasi sempre così…).
I temi sono i soliti: padre di famiglia onesto e morigerato (tranne qualche piccola tentazione…) che giunto a un passo dal perdere tutto (soprattutto il denaro per curare la figlia malata, espediente che va bene sempre per aumentare il pathos della vicenda) scova in sé risorse (omicide) inaspettate, tema al quale va aggiunto quello della giusta punizione (extra-giudiziale) per chi infrange la legge senza sapere (o forse sapendo…) che a volte la legge è disposta a chiudere un occhio (anzi tutti e due…) pur di avere un criminale in meno in circolazione.
La Aniston/stoccafisso forse voleva fare il salto come Meg Ryan con In the cut.
Con tutto il rispetto dovuto all’altra metà del cielo, hanno fatto entrambe il salto della quaglia.
Se ‘ste quattro cose messe per iscritto sono brutte, be’ il film lo ancor di più.
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