Frodi finanziarie, falso in bilancio, aggiotaggio, e chi più ne ha più ne metta: i recenti fatti di cronaca hanno dimostrato una volta di più, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che non è necessario impugnare una pistola per commettere un crimine. A volte basta solo avere una ventiquattrore o un pacchetto azionario per violare la legge in modo grave e dannoso per la collettività.
A far luce su questo mondo di squali in doppiopetto provvedono due saggi usciti di recente.
John Perkins, Confessioni di un sicario dell’economia
Roma, Minimum Fax, 2005
309 pagine
ISBN 88-7521-069-1
Prezzo di copertina: € 15
traduzione di Giuliana Lupi
“I sicari dell’economia”, scrive John Perkins, “sono professionisti ben retribuiti che sottraggono migliaia di miliardi di dollari a diversi paesi in tutto il mondo. I loro metodi comprendono il falso in bilancio, elezioni truccate, tangenti, estorsioni, sesso e omicidi”.
John Perkins era un sicario dell’economia. Il suo lavoro consisteva nel convincere paesi strategicamente importanti per gli Stati Uniti – Iraq, Indonesia, Panama, Arabia Saudita, Iran – ad attuare politiche favorevoli agli interessi del governo e delle corporation americane.
In questa straordinaria autobiografia, avvincente come un thriller di John Le Carrè, Perkins ci racconta il suo cammino interiore da servitore dell’impero a sostenitore dei diritti degli oppressi. Un libro fondamentale per capire quanto sta accadendo nel mondo – già bestseller negli Stati Uniti e in corso di pubblicazione in molti paesi – di cui sono stati già acquisiti i diritti per la realizzazione di un film.
Pierpaolo Martucci, La criminalità economica. Una guida per capire
Bari, Laterza, 2006
Prezzo di copertina: € 10
Poteri multinazionali senza controllo, traffici illeciti su scala planetaria, manovre speculative dietro le ragnatele elettroniche delle borse: una realtà complessa, percepita come minacciosamente incombente, ma al tempo stesso remota, inafferrabile. L'Italia non fa eccezione: dopo l'illusione catartica di Mani Pulite, i più recenti fatti di cronaca al crack Parmalat, dimostrano come la criminalità economica sia tutt'altro che debellata. Una guida ad uso del cittadino a un fenomeno delinquenziale in crescita che danneggia ogni anno migliaia di risparmiatori.
Pierpaolo Martucci è docente di Antropologia criminale e Criminologia nell'Università degli Studi di Trieste e membro della Società Italiana di Criminologia.
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