Un tuffo nella storia con i due romanzi brevi nell’antologia Ombre e nebbie: I delitti delle dodici porte di Danila Comastri Montanari e Il trionfo della volontà di Giulio Leoni.
Le porte di Bologna erano dodici. Dodici porte, dodici fornici merlati, dodici varchi aperti… dodici come i mesi dell’anno, Come le costellazioni dello Zodiaco. Come i Santi Apostoli.
Bologna, 1446. Un groviglio di strade tortuose e maleodoranti; un dedalo di canali e giardini interni, nascosti agli occhi indiscreti del popolino. Un’operosità attiva, nelle officine dove si filava la seta. E proprio uno dei setaioli di via delle Agocchie (l’attuale via di Capo di Lucca) viene assassinato presso Porta Mascarella, il corpo appeso a un albero. E’ l’ultimo di una serie di delitti inspiegabili, di un rituale macabro che turba la città. Giacomo, Andrea, Giovanni, Taddeo e Masotto: i nomi delle vittime richiamano i dodici apostoli. Forse è soltanto un caso. Ma donna Marta, una levatrice scaltra, non si lascia convincere e, guidata dal fiuto di chi vigila sulle proprie mosse (perché il passo dalla fama di levatrice a quella di strega era fin troppo breve e gli inquisitori parevano persuasi che chi aveva il potere di aiutare a nascere fosse anche in grado di far morire) si spinge al di là delle coincidenze.
Danila Comastri Montanari vive e lavora a Bologna. E’ autrice di una fortunata serie di gialli ambientati nella antica Roma, con il personaggio dell’investigatore Publio Aurelio, e di gialli storici di cornice rinascimentale o sette-ottocentesca.
… a suo modo è un artista.. Cerca la bellezza, l’armonia della forma. Io la costruisco eliminando ciò che è brutto dalle immagini. Lui toglierà bruttezza e malattia dalla Storia. Ho stretto un patto con lui…
Norimberga, 1934. Congresso del Partito Nazionalsocialista: la prima manifestazione che celebra l’ascesa del nazismo e il programma egemonico del Reich.
Leni Riefenstal, regista e amica enigmatica di Hitler, è chiamata a immortalare l’evento, con un documentario: la potenza del regime esaltata dalla forza dell’immagine. Ma la situazione precipita quando Marthe Venger, l’operatrice che collabora con lei, viene ritrovata cadavere: un salto nel vuoto, dalla finestra della camera d’albergo. Suicidio, incidente oppure omicidio? La bobina girata da Marthe, infatti, è scomparsa dall’archivio delle registrazioni quotidiane. Ed Egon Meinecke, responsabile della sicurezza, al seguito di Leni, comincia a indagare, spingendosi in un terreno minato.
Giulio Leoni vive a Roma. Nel 2002 ha vinto il premio Tedeschi con il romanzo Dante Alighieri e i delitti della Medusa, primo libro di una fortunata serie di indagini del Sommo poeta. Nel 2003 ha pubblicato il romanzo La donna sulla luna, in cui fa la comparsa il personaggio di Egon Meinecke.
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