Un atmosfera cupa e tesa, percorsa da fremiti di elettricità statica, che avvolgono tutto. Un’aria greve, venefica che lentamente e inesorabilmente penetra nei polmoni e li avvelena. All’inizio è solo un lieve fastidio… ma cresce, cresce sempre di più! E alla fine puoi solo fuggire, fuggire prima di rimanere assorbito per sempre, in un mare di bugie e di oscuri giorni immobili sempre uguali a se stessi. Uomini e donne contraddittori e incerti, e perciò crudelmente reali. Dubbi e menzogne, sesso e violenza, delitti e fughe.
Sono questi solo alcuni degli elementi di Senza numero civico, il nuovo libro di Gianni Paris, un noir atipico e coinvolgente, disincantato e cinico, falsamente immobile e sorprendentemente dinamico. Il tutto stupisce ancor di più se si considera l’ambientazione della storia: non siamo nella Los Angeles degli anni 50 o nella Milano dei 70, ma siamo in un piccolo paesino della provincia abruzzese, Borgo Case Sparse, poche case, ancor meno abitanti. In apparenza quieto e pacifico, ma in realtà specchio di una società morente e corrotta, destinata a un ineluttabile naufragio. E proprio da questo naufragio cercherà di salvarsi Giacomo, il giovane e ambiguo avvocato protagonista del romanzo, coinvolto suo malgrado nelle vicende degli abitanti del Borgo e in quelle legate al suo passato. Un passato che sembra legarlo e soffocarlo, da cui solo lui potrà liberarsi se lo vorrà… ma a quale prezzo…
La macchina narrativa corre rapida e sicura, trascinando il senso di malessere e l’ambiguità che aleggia fra le pagine e tutto è narrato da una scrittura secca e asciutta, senza nessuna sbavatura, con dei dialoghi magistrali, veloci e inesorabili come un colpo di rasoio, degni del miglior Elmore Leonard. Senza numero civico è un noir che colpisce e coinvolge, stupisce e ferisce. Fatto di “cuore e corpo”, che si legge in poche ore e che accompagnerà il lettore per molto, molto tempo… come solo i grandi romanzi sanno fare!!!
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