"Riccardo Strada affronta gli archetipi del cinema di paura… da cinefilo, da uno che i film che cita li ha visti con passione. E’ proprio quella, la passione che riesce… a fare in modo che leggendolo si capisca qualcosa di più su questo magico meccanismo del terrore e allo stesso tempo venga voglia di andarsi a vedere tutti i film citati che non abbiamo ancora visto".
Così Carlo Lucarelli ci presenta il saggio di Riccardo Strada, Il buio oltre lo schermo.
Un saggio che indaga il profondo legame esistente tra psiche e cinema, mostrando come il cinema, in parallelo, in alternativa o in antitesi alla psicoanalisi possa essere un mezzo fortemente rappresentativo di ricognizione e riscontro delle paure e degli stati d’animo del singolo e della collettività; uno spazio psicologico di intrattenimento, di contenimento e rispecchiamento, di risonanze emotivo-affettive, di riviviscenze; lo scenario ideale, insomma, delle più ardite dinamizzazioni, fantasmizzazioni e drammatizzazioni a distanza mai avute prima nella storia dell’uomo, molto più del teatro, a cui comunque tutto deve. Il punto di vista psicologico-psicoanalitico si intreccia così a quello più strettamente visivo e iniziatico dell’immagine nell’analizzare le motivazioni profonde dello scaturire del sentimento della paura e dell'orrore. Dopo aver preso in esame le principali figure del cinema horror e aver esplorato i diversi aspetti che ne motivano l'enorme presa sul pubblico, Il buio oltre lo schermo mostra la stupefacente capacità con cui la “settima arte” riesce a farsi portavoce persino di un’epoca, semplicemente entrando in contatto con l’emozione sicuramente più misteriosa e complessa dell’essere umano, la paura, inducendone l’elaborazione e lo sviluppo. Oltre alla presentazione di Carlo Lucarelli il testo riporta la prefazione di Baldo Lami e un'intervista al regista Pupi Avati condotta dallo stesso autore.
Il buio oltre lo schermo. Gli archetipi del cinema di paura (Zephyro, 2005) di Riccardo Strada Pagine:185 - ISBN:8883890221 - € 18,50
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