Natale è alle porte e l’atmosfera si riscalda di luci, regali e panettoni. E pensieri edificanti. Ma lo specchio riflette, imperterrito, il fondo nero dell’anima. Black Christmas al posto del White Christmas. Un Natale sporco, bastardo e dannato. Perché?
Perché il Natale è ormai la summa di buonismo e consumismo: cifra dell’ipocrisia, della superficialità, dello scollamento fra l’individuo e la sua immagine. E le fiabe a lieto fine raggiungono, allora, l’apice della falsità.
Su queste basi poggiano i racconti dell’antologia Black Christmas, pubblicata dall'editore Zona. Cinque storie verosimili, senza smussamenti o concessioni alla fuga. E soprattutto, lontane dal mondo patinato e fioccoso delle fiabe e dei reality.
Black Christmas è una raccolta di storie cattive. Gratuitamente perfide, perché il male è , per sua natura, indifferente, superficiale, indecoroso. E si consuma ogni giorno, in ogni casa, davanti alla finzione della vita.
Non anticipiamo altro, per non gustare la “sorpresa” sotto l’albero: le penne natalizie di Antonio Barocci, Vittorio Buongiorno, Matteo Bortolotti, Franco Foschi, Paola Urbinati Gonzalez sono all’altezza dei bassi intenti di una festività vissuta contro corrente.
Per l’occasione, gli autori hanno rinunciato ai diritti sul libro. I proventi saranno devoluti interamente in beneficenza, a favore dell’Associazione ONLUS “In missione con noi”, impegnata nel sostegno alle attività mediche e umanitarie di un giovane medico bolognese missionario in Zimbabwe e in Etiopia.
Autori vari Black Christmas (Editrice ZONA, 2005) Pagine 144 - Euro 13,00
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