La Fanucci Editore presenta in libreria il settimo volume di Jim Thompson dal titolo Nulla più di un omicidio. Un interessante saggio di James Sallis recentemente pubblicato in Italia, lo definisce, insieme a David Goodis e Chester Himes, come autori dalla vita difficile e che meglio descrivono l’anima nera dell’America.
Thompson ha avuto una vita difficile, costellata di insuccessi, con la tristezza di chi si vede rifiutare i propri lavori. La sue opere molto spesso sono contemporaneamente cupe e spassose, raffinate e violente e avvincono in maniera totale il lettore.
Joe Wilmot è un piccolo uomo d'affari che gestisce, insieme alla moglie Elisabeth, l'unico cinema della cittadina in cui vive. Un giorno la donna lo vede baciare Carol, la loro giovane cameriera, non bellissima, ma dalla quale Joe si sente comunque attratto. Elisabeth accetta di togliersi di mezzo e lasciare campo libero ai due amanti, in cambio di 25.000 dollari. Per reperire la somma, i tre decidono di assassinare una sconosciuta e far credere che si tratti di Elisabeth, la quale nel frattempo si nasconderà in attesa di riscuotere la cifra che l'assicurazione pagherà al marito. Tutto sembra perfettamente organizzato, ma l'investigatore incaricato delle indagini si ferma in città più a lungo del previsto...
Scritto nel 1949 questo romanzo è il primo noir dell'autore, nel quale riversa con stile già maturo, le ossessioni e le strategie narrative che caratterizzeranno le sue opere successive.
Nulla più di un omicidio di Jim Thompson (Nothing More Than Murder, 1949, Fanucci Editore, collana Immaginario Jim Thompson, pag. 222 - euro 13,00) - ISBN 88-347-1112-2
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