Il sudoku - lo spieghiamo per quei due o tre che hanno passato l'estate del 2005 sotto a un sasso - è "un rompicapo numerico in cui la matematica non c'entra", importato dal Giappone e da lì diffusosi con grande successo in tutto il mondo. Se acquistate correntemente quotidiani, o se fate mai un salto in libreria, avrete notato il proliferare di questi schemi 9x9 da riempire di cifre secondo poche, semplici regole. Una vera e propria mania, che per chi ha dai trent'anni in su non potrà che ricordare l'analoga passione mondiale sviluppatasi attorno al celebre Cubo di Rubik.
Non sembri fuori tema parlarne su ThrillerMagazine. L'enigmistica e il giallo vanno a braccetto da sempre: Edgar Allan Poe, inventore del genere poliziesco con i casi di Auguste Dupin, scrisse anche un celebre racconto del mistero (Lo scarabeo d'oro) contenente un enigma per il lettore, corredandolo di un metodo di soluzione che rappresenta un perfetto procedimento di ragionamento per induzione, poi oggetto anche di illustri saggi accademici. Per venire a tempi molto più vicini a noi, è da poco uscito L'incontro, un giallo di Vincenzo Cerami costellato di enigmi e rompicapi. Insomma, pare proprio che l'enigmistica e il nostro genere narrativo preferito condividano il mettere in moto quelle "piccole cellule grigie" che costituivano il vanto di Poirot.
Torniamo dunque al sudoku. Tra i tanti volumetti legati a questo rompicapo, che si limitano ad affastellare schemi su schemi, spicca A scuola di Sudoku, pubblicato dall'editrice Sonda, che è un vero e proprio saggio: il primo in Italia, a quanto ci risulta, con questo grado di completezza. Gli schemi ci sono anche qui, in appendice (101 matrici, compresi alcuni "maxi" e "jumbo" sudoku più grandi del normale), ma l'attenzione è volta a presentare parentele illustri, storia, curiosità e teorie matematiche dietro a questo passatempo: un semplice giochino che poi tanto semplice (e tanto "giochino") non è. E concedetecelo: se per una volta il tormentone dell'estate non è costituito dagli amorazzi del tal vip o dal pareo alla moda, bensì da un gioco intelligente, la cosa non può che farci piacere.
L'autore del libro, Paolo Fasce, ha monitorato l'esplodere del fenomeno fin dal suo primo apparire in Italia. Ecco allora che il saggio si apre con una cronistoria di come sia nato il gioco, compresa un'interessante disamina sull'albero genealogico del rompicapo. Il sudoku infatti non spunta dal nulla, ma è imparentato a giochi antichissimi, come i quadrati magici (tipo il celebre SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS). Fasce inoltre - e qui emerge con chiarezza la sua formazione - approfondisce con molta competenza gli aspetti matematici dietro al gioco, che davvero offre risvolti e retroscena tutt'altro che banali.
Il volume prosegue poi nell'esposizione delle principali tecniche di risoluzione ("cancellare", "intersecare" e "scommettere"), nella proposta di un gioco di società basato sul sudoku - che trasforma un passatempo solitario in un'attività adatta anche a molti partecipanti - e in una serie di suggerimenti didattici per usare il sudoku in un contesto scolastico. Il saggio appartiene infatti a una collana di strumenti per educatori e insegnanti che vogliano sperimentare tecniche nuove (e magari divertenti) con i propri alunni.
Il volume è insomma esaustivo e ricco di curiosità su tutto ciò che ruota attorno al mondo del sudoku. Unico appunto che si potrebbe muovere al testo è la sostanziale assenza di capitoli dedicati a come si costruisce uno schema di sudoku; ma la materia era probabilmente troppo complessa e al di là degli scopi di questo saggio introduttivo. D'altronde tra le pagine l'autore sembra adombrare la possibilità di un secondo volume che completi, con un ulteriore livello di complessità, questo A scuola di Sudoku. In conclusione dunque un saggio intrigante, molto scorrevole e giocoso (come del resto era lecito aspettarsi, vista la materia trattata) e ricco di spunti interdisciplinari.
PS: giusto per rimanere in tema di enigmi, la prima frase di questa recensione contiene tre errori... leggere imprecisioni legate al sudoku che la lettura di questo saggio ha dissipato. Riuscite a indovinare quali?
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