Boston Teran è una voce relativamente nuova nel panorama dei thriller e dei romanzi noir. Ora la Fanucci ha stampato un suo romanzo dal titolo L’abisso della solitudine.

In Italia ci risulta sia stata pubblicata un’altra opera dal titolo Dio è un proiettile (Mondadori).

 

Una banda di criminali ha bisogno ai un esca per un depistaggio. Scelgono John Victor Sully, sceriffo della contea di Los Angeles, gli costruiscono intorno delle prove inconfutabili e, non soddisfatti di screditarlo, mandano la loro killer più feroce, Dee Storey, insieme alla figlia tre­dicenne Shay, a ucciderlo. Le due lo sep­pelliscono nel deserto ma, in qualche modo, l'uomo sopravvive: e non potendo cancellare gli indizi che lo inchiodano, scompare, trasformandosi in un'ombra che si aggira nelle strade di Los Angeles.

Più di dieci anni dopo, però, il passato torna a fargli visita, offrendogli la possibi­lità di vendicare finalmente il suo "assassi­nio" e riscattare il proprio nome; ma per riuscirci, Sully dovrà fare di nuovo i conti con Dee Storey e soprattutto con Shay, che ora ha venticinque anni e vive schiacciata tra l'ombra minacciosa dei criminali che l'hanno usata come arma e il ricordo inde­lebile di quell'uomo sepolto nel biancore accecante del deserto.

Le vite di Sully, Dee e Shay sono dunque destinate a incrociarsi ancora una volta, come nell'ultimo atto di una tragedia in cui tutti, attraverso la violenza, cercano un modo per vendicarsi o, forse, per redimersi nell'abisso della propria solitudine.

 

 

L’abisso della solitudine di Boston Teran (Never Count Out the Dead, 2001, Traduzione Umberto Rossi, Fanucci Editore, collana Immaginario Dark 31, pag. 463  -  euro 16,00) - ISBN  88-347-1111-4