Teatro del più pubblicizzato ed inquietante delitto degli ultimi anni (quello di Cogne), la Valle d’Aosta si affaccia adesso nel mondo del Noir con i sette racconti raccolti nel volume Nera Baltea edito dalle Edizioni Vida di Gressan. Il titolo fa chiaro riferimento al fiume, la Dora Baltea, che collega i paesi della Valle, da Courmayeur a Verrès, in cui le storie sono state ambientate.
Il progetto, che ha destato l’interesse di Carlo Lucarelli, il più celebre scrittore di noir italiano, che ne ha scritto la prefazione, è nato sull’onda del successo del Noir in Festival che da otto anni si tiene a Courmayeur e dove, nel prossimo dicembre, il libro godrà di una vetrina privilegiata.
Nel volume i nove autori (due racconti sono scritti a quattro mani) esplorano tutte le sfumature del Noir: da quella più truce (in Noir di Amedeo Bologna la voce narrante è quella di un cadavere che brucia ammanettato alla testiera d’un letto) a quella romantica (in Acca-due-o di Andrea Damarco la soluzione arriva grazie alla memoria dell’acqua), dall’ambientazione storica (Fabula Nigra di Loredana Faletti è ambientato nei “giorni nella primavera di un anno oltre la metà del secondo secolo dopo Cristo”) alla “raggelante normalità” dei nostri giorni (Se ne è andata di Fabio Mazzoni), dal continuo incrocio di specchi tra realtà e apparenza (Il giocattolo di Laura Costa Damarco e Federico Gregotti) al noir onirico e psicologico (Maria e Madeleine di Sofia Cossard). In Stramonium di Paola Collatin e Gaetano Lo Presti, ambientato a Verrès, il noir si fa, addirittura, comico con l’omeopatia a legare storie d’amore da mettere a punto, ruoli che si liberano dagli stereotipi, maldestri tentativi di omicidio che sfociano in un beffardo scherzo del destino.
Nera Baltea sarà presentato mercoledì 16 novembre (ore 21) presso la Fondazione Villa Michetti di Pont-Saint-Martin a cura della locale Biblioteca.
Titolo: Nera Baltea
Sottotitolo: 7 noir in Valle D'Aosta
Autori: Amedeo Bologna, Paola Collatin, Sofia Cossard, Laura Costa
Damarco, Andrea Damarco, Loredana Faletti, Federico Gregotti, Gaetano Lo Presti, Fabio Mazzoni
Editore: Edizioni Vida (www.edizionivida.it)
Pagine: 352
Prezzo di copertina: Euro 15,00
La prefazione di Carlo Lucarelli, sotto riportata, aiuta a farsi un'idea del progetto e dello spirito che unisce i racconti della raccolta.
"C’è un cordone ombelicale mai reciso, anzi, forte come una radice, che collega il noir ai luoghi in cui si ambienta.
E’ vero, le storie che raccontiamo sono storie che devono essere sempre un po’ incredibili, eccezionali, fuori dalla norma, quella scintilla che fa accendere il mistero non può essere una cosa da tutti i giorni, anche se lo sembra e anche se in effetti, nella realtà, tutti i giorni accade. Ed è vero che le nostre storie eccezionali, per non sembrare fantastiche, devono avere un contesto credibile, di più, così presente e concreto da poterlo toccare. E’ per questo che noi nominiamo così spesso i nomi delle strade e delle piazze, di quella particolare piazza e di quella particolare strada, vista da quel particolare scorcio che solo la luce nera del noir riesce ad illuminare.
Ma non è soltanto questo. E’ che il noir è uno strumento narrativo talmente perfetto, un bisturi così affilato in grado di sezionare a fondo un ambiente, di arrivare al cuore di un luogo che diventa impossibile resistere alla tentazione di farlo. E’ come avere in mano una chiave che sai essere quella di un cassetto pieno di cose mai viste, che nessuno ha mai aperto prima, non puoi tenerla in tasca, non puoi non andare in giro per tutta la casa alla ricerca di quel cassetto.
E’ quello che succede anche in questa raccolta di racconti. Succedono anche tante altre cose, come è giusto che accada in un racconto che prima di essere un noir è una bella storia, appassionante e ben scritta. Queste sono così e in più hanno il mistero, romantico, onirico, violento, feroce, sanguinario e surreale, ma soprattutto raccontano un luogo, che a molti può sembrare lontano e sconosciuto e che alla fine della lettura apparirà lontano e sconosciuto anche a chi ci vive tutti i giorni. C’è la Valle d’Aosta, dentro questa raccolta, raccontata come solo il noir può fare, quando prende un posto in cui non immagineresti mai che ci possa accadere qualcosa di brutto e invece ce lo fa accadere, con un effetto ancora più devastante, che ti fa capire come certe brutte cose accadono dovunque, e quindi è meglio cominciare a pensarci. Le montagne, le vallate, le città e i paesi, le mura del capoluogo, questa breve raccolta riesce ad illuminare la metà oscura di questa terra affascinante. La metà oscura, naturalmente, perchè è di quella che si occupano gli scrittori come noi. Quella chiara, quella dei prati, dei monumenti e delle belle giornate di sole, bé… quella la lasciamo agli altri.
Un’ultima considerazione. Se esiste una scuola del noir bolognese, alla fine, non è perché i suoi autori scrivano tutti nello stesso modo, ma semplicemente perchè è lì che vivono e ambientano le loro storie. E’ quello il luogo che raccontiamo. E’ così che esiste anche una scuola del noir milanese, romano o palermitano.
Questa raccolta dimostra a chi ancora non lo sa che esiste anche una bella scuola del noir valdostano."
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