In occasione del nuovo numero della rivista dedicata a Sherlock Holmes e al giallo classico, la redazione di Sherlock Magazine aspetta i lettori e tutti gli appassionati di giallo a Milano l'8 e il 10 dicembre al Palazzo delle Stelline.

 

Durante Giochi sforzeschi, manifestazione giunta ormai alla sua settima edizione, la redazione di  sarà presente a due conferenze per presentare al pubblico e ai fan lo stato dell'arte dei  lavori che riguardano il sito www.sherlockmagazine.it (60.000 accessi al mese) e la rivista omonima su carta.

 

Durante l'incontro sarà presente oltre a Luigi Pachì, direttore della testata, anche Alessandra Calanchi, curatrice del volume Sherlock Holmes in America (Sherlock Magazine n. 5) e che verrà presentato in anteprima proprio durante questi appuntamenti. Per i più curiosi sarà possibile acquistare il volume direttamente in loco con uno sconto e sarà altresì possibile, per chi interessato, abbonarsi alla collana Sherlock Magazine senza passare dal web, ma sfruttando l'occasione d'incontro con la redazione della testata.

 

Per quanto riguarda le date, gli appuntamenti sono i seguenti:

 

8 dicembre ore 11.30 - sala Pirelli  (all’interno del Delos Day)

10 dicembre ore 15.30 - sala Pirelli (in questo caso vi sarà anche una tavola rotonda con il giornalista de La Stampa Marco Zatterin, l'editore Malavasi e altri ospiti. )

 

Sul volume Sherlock Holmes in America a cura di Alessandra Calanchi

 

Cos’è la sherlockite? E’ una patologia da cui si può guarire? Cosa ha a che fare col Sacro Canone? Quali sono le regole del Grande Gioco? L’interesse dell’America per Sherlock Holmes ha inizio subito dopo la comparsa del celebre personaggio nel 1887 con A Study in Scarlet. La sua fama attraversa infatti molto presto l'Atlantico e raggiunge l'America grazie alla commedia che Sir Arthur Conan Doyle e William Gillette traggono dalle avventure dell'investigatore. Solo pochi anni dopo Henry Adams, apostolo del modernismo e portavoce della scientificità della Storia, sosterrà l’ordine della razionalità umana contro il caos della natura. L’America non solo è presente nell’immaginario sherlockiano - sotto forma di paesaggio, società segrete, personaggi e vicende – ma partecipa attivamente alla creazione del mito letterario e cinematografico. E Richard Lancelyn Green, a proposito della popolarità di Sherlock Holmes, conierà il termine sherlockitis, cioè "sherlockite": la sindrome di Sherlock Holmes, un vero e proprio virus che colpisce il lettore presumibilmente normale…