Raccontare storie è un mestiere, un bellissimo mestiere, ma nessuno chiede al panettiere o al falegname come fanno a produrre ogni mattina. Perché, alla fine, è questo che siamo: artigiani. E aggiungo. Siamo orgogliosi di esserlo. L’uscita sul mercato francese di un preziosissimo cofanetto di 5 film dedicati a OSS117 offre la possibilità di conoscere un creatore di storie che, dal ’48 al ’63, scrisse 12 romanzi l’anno creando una delle saghe più indimenticabili della narrativa d’azione.
Nella mia attività di narratore “pulp” oltre alle ricerche necessarie per trovare ogni volta uno scenario differente per Vlad o il Professionista svolgo spesso ricerche su “colleghi” oggi quasi dimenticati con i quali sento di avere almeno qualcosa in comune.
Bath, l’agente OSS117, segnò un’epoca e, ancor prima di 007, contribuì a creare il mito dell’agente segreto, metà detective privato, metà operativo delle forze speciali, strafottente e raffinato, amante della bella vita (e delle donnine…) e, alla fine, sempre schierato “da solo” contro super cattivi e spie e mai semplice “servo del potere”. Come accade in molti casi quando si tratta di eroi popolari, quasi un doppio avventuroso del suo creatore, Jean Bruce, che, pur tenendo la ragguardevole media di un romanzo al mese, riusciva a godersi la vita, proprio come il suo eroe. Amante di …una vita spericolata, Bruce viaggiava si documentava sui luoghi dove portava il suo eroe, amava le macchine veloci, in breve la scrittura era solo una parte della sua vita, importante ma indistinguibile dall’esistenza vera. Se ne andò in una fiammata nel 1963 schiantandosi con la sua Jaguar MK2. È un personaggio che ho sempre ammirato, tanto da riprodurne una versione romanzata nel Professionista. Ricordate? Si chiamava Jacques Bruce ed era un ex agente della SDECE francese diventato narratore di successo con la serie Lo Specialista. Chance Renard lo conobbe in Marea rossa e ne vendicò la morte nel romanzo breve Vendi cara la pelle.
Nato nel 1921, Bruce, come molti autori di romanzi di spionaggio della sua generazione, poteva vantare un’esperienza diretta del mondo dell’intelligence, accumulata durante la guerra.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID