È uscito in Italia Angeli e demoni, il romanzo di Dan Brown scritto prima de Il codice Da Vinci.
Il romanzo ha inizio in un laboratorio svizzero dove il dottor Leonardo Vetra, scienziato rinomato per i suoi studi sull’antimateria, viene trovato brutalmente assassinato.
Sul suo petto è marchiata a fuoco la parola illuminati.
Immediatamente viene coinvolto nelle indagini Robert Langdon, lo specialista di Harvard in simbologia religiosa e celeberrimo protagonista del Codice da Vinci che si rende immediatamente conto che l’assassino è legato alla setta degli Illuminati, una setta di grande cultura ed enorme potere che nel Cinque-Seicento riuniva scienziati, astronomi e matematici (tra i quali si crede anche Galileo Galilei) per combattere l’oscurantismo cattolico.
Vittoria Vetra, la figlia del professore, scopre che una letale quantità di antimateria sigillata in un contenitore sottovuoto manca all’appello nel laboratorio ed a questo è dovuta la morte dell’uomo.
Se entro sei ore non saranno ricaricate le batterie, il contenitore deflagrerà con gli effetti di una terribile bomba. Le indagini portano freneticamente alla Città del Vaticano, dove il collegio dei cardinali è riunito per eleggere il nuovo papa.
Le forze di Langdon e della bella Vittoria si uniscono per venire a capo della traccia labirintica di antichi simboli che portano al rifugio dei colpevoli.
Ma un potente nemico intralcerà in modo molto deciso le loro azioni…
Anche se Angeli e Demoni è anteriore al Codice da Vinci il tema che affronta è uno di quelli che hanno reso famoso Dan Brown in tutto il mondo: l’eterna lotta tra Religione e Scienza.
Il libro prova anche il grande intuito letterario dello scrittore americano nell’individuare temi di grande richiamo culturale sui lettori, lettori che hanno reso i suoi libri best sellers a livello planetario.
Anche in questo romanzo il professore di Harvard si trova coinvolto nella soluzione di un rebus che ha a che fare con i poemi di John Milton, le sculture del Bernini e con un gigantesco acceleratore di particelle lungo venti km per un diametro di otto e che si estende sotto la Svizzera e la Francia.
Il percorso di lettura come nel Codice Da Vinci è seminato di enigmi, incroci e intrecci che catturano l’attenzione del lettore, ma al contrario del precedente in questo libro lo scrittore americano mostra anche il suo attaccamento per l’Italia, vero e proprio tesoro ricco di monumenti storici antichi e di misteri artistici.
Estetica, enigmistica, storia, archeologia e politica si mescolano abilmente insieme e formano un tessuto narrativo che non può non avvincere il lettore il quale ha la possibilità di rileggere la storia dell’arte, della politica e del costume in chiave misterica e misteriosa.
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