Leonardo Gori riprende un vero e drammatico fatto accaduto nel 1966: la catastrofica alluvione di Firenze per costruire un’interessante romanzo dal titolo L’angelo del fango.

Un thriller abilmente e meticolosamente costruito che fa emergere delle zone grige del potere in Italia a quel tempo, l’autore ha la rara abilità di fondere la realtà storica con un’originale trama romanzesca scavando in quel grande serbatoio tutto italiano pieno di misteri rimasti senza risposta.

 

Firenze, novembre 1966: dopo la catastrofica alluvione, viene ritrovato il cadavere di un uomo in una sala sotterranea della Biblioteca Nazionale allagata. Sembra una vittima, come tante altre, della marea di acqua e fango che ha sepolto la città, ma il colonnello dei carabinieri Bruno Arcieri giunge alla conclusione che si tratta di un delitto, legato a doppio filo a un passato che proietta le sue ombre oscure sul presente. Quello che sembrava solo un dramma­tico ritrovamento si rivela il primo tassello di un ordito tanto complesso quanto intricato nel quale emergono dalla melma del tempo antichi torti e imminenti violenze. Agenti segreti infe­deli, gruppi di ex fascisti di Salò implicati in un clamoroso attentato, un giornalista che non può dire tutto quello che sa e una donna che teme di essere uccisa da un momento all'altro sono i protagonisti dell'indagine più difficile che Arcieri abbia mai affrontato. Seguendo una lunga scia di sangue si trova dì fronte a una verità sconvolgente che sommergerà la sua vita con la stessa irruenza del fango e della nafta dei depositi condominiali che hanno invaso Firenze.

 

L’angelo del fango di Leonardo Gori (Rizzoli, collana La Scala, pag. 349  -  euro 16,50) - ISBN 88-17-00806-0