Qualcuno, riferendosi a Sherlock Holmes, ha detto: «Mai è stato scritto così tanto da tanti per così poco». E forse aveva ragione, poiché a questo investigatore, frutto della fantasia di Arthur Conan Doyle, sono state dedicate migliaia di pagine e chilometri di pellicola. Ha creato un mondo parallelo che non esiste, ma è diventato “reale” per tutta una serie di alchimie del nostro immaginario, al punto tale da convincerci che in Baker Street 221B, a Londra, Sherlock e Watson abbiano effettivamente alloggiato.
Sherlock Holmes, il suo carattere, il suo genio, le sue schizofrenie, le sue esuberanze e le sue riflessioni… Come può questa personalità affascinante (con derive borderline…) offrirci spunti e indicazioni per la nostra vita quotidiana? In fondo quelle stesse derive, che gli permettono di rivoltare la realtà come un calzino, alla ricerca di indizi, enigmi, tranelli, sono spesso una peculiarità del genio.
Tra citazioni, curiosità, focus e consigli, Massimo Centini, armato di pipa e lente di ingrandimento, si immerge nelle avventure del più famoso investigatore privato di sempre. Le sue idiosincrasie, il suo rapporto con la criminologia, con la scienza e la musica, le sue faticose relazioni umane con il fidato Watson, con la polizia e con le donne sono solo alcuni dei temi del libro, in una divertente caccia al tesoro letteraria e psicologica.
"Se fossi Sherlock Holmes" di Massimo Centini (Odoya)
“Eliminato l’impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile sia, dev’essere la verità”. – Da Il segno dei quattro, 1890
“Godersi il brivido della caccia va bene, desiderare la distrazione del gioco lo posso capire, ma i sentimenti? I sentimenti sono un difetto chimico della parte che perde”. – Dalla serie tv Sherlock, “Scandalo a Belgravia”, 2012
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