Impossibile non fischiettare la sigla, mentre Jessica fa la sua corsetta lungo la scogliera, saluta felice il pescivendolo dalla sua immancabile bicicletta, rinvasa una pianta fiorita e, infine, batte a macchina le ultime parole del suo nuovo libro.
Impossibile non sorridere sul fermo immagine della sua risata alla fine della puntata.
Dalla sua prima comparsa sulla televisione italiana, nel 1988, Jessica Fletcher è stata un punto di riferimento per intere generazioni, il comfort food televisivo dell’ora di pranzo.
Ma cosa possiamo imparare dalla mitica signora in giallo?
Icona di stile, osservatrice ed empatica, Jessica è anche una donna indipendente, si mette in dubbio, sa imparare dai propri errori… anche se, diciamolo, è proprio testarda come un mulo! Innumerevoli sono le volte in cui si è trovata a guardare dentro la canna di una pistola, ma non sono bastate per farla desistere dall’aiutare qualcuno ingiustamente accusato di omicidio, soprattutto perché quel qualcuno (guarda caso) è quasi sempre un parente o un carissimo amico.
Cosa farebbe Jessica nei nostri panni? Di certo non ci capita tutti i giorni di dover risolvere delitti, però forse non ci è aliena la sensazione di essere sottovalutati e sminuiti, o la necessità di prendersi del tempo per sé e finire quel progetto che coltiviamo da tanto tempo. Tra astuzie e consigli di moda, Jessica ci guida con mano sicura verso una vita stimolante e serena.
Se fossi Jessica Fletcher di Lucia Bandini (Odoya)
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