Nuovo romanzo e nuova serie con protagoniste le sorelle Miralles, giovani poliziotte alla prima esperienza. Dopo la Barcellona di Pedra Delicado e Fermin Garzon, la città dove si svolge la storia è Valencia e il suo entroterra. Le ragazze, Berta e Marta, sono molto diverse come carattere e visione del mondo. Il punto in comune è l’attaccamento alla famiglia di origine contadina e al loro paese pieno di aranceti, dove tornano quando si vogliono rilassare e dimenticare per un fine settimana quanto è squallido il mondo che le circonda. Hanno scelto di entrare in polizia mosse da ideali di giustizia e dall’idea di ripulire il mondo. Si troveranno subito a fare i conti con la corruzione e il malaffare del mondo della politica, a tutti i livelli.

Avviene un omicidio eccellente: muore a causa di un caffè avvelenato la presidente della Comunità di Valenzia, proprio un giorno prima di andare a deporre in tribunale in un processo che coinvolge molti esponenti del partito a cui appartiene. Subito si attivano le alte sfere della polizia per concordare una versione accomodata dell’evento: la presidente è morta di infarto. L’ordine dall’alto è di promuovere una finta inchiesta poliziesca che vede coinvolto un giudice ormai demotivato e a un passo dalla pensione, un commissario che ha fatto carriera grazie alle protezioni politiche, un capo della polizia che è strettamente legato al ministro degli interni. L’inchiesta è affidata alle sorelle Miralles, fresche di nomina, in più donne, e quindi considerate incapaci e facilmente manovrabili. L’inchiesta nasce con l’unico scopo di concludesi con un nulla di fatto e quindi con l’archiviazione. Naturalmente le due sorelle portano avanti un’inchiesta segreta, piuttosto improvvisata, con mezzi di fortuna e scarsa collaborazione dei colleghi che si adeguano alle direttive del commissario. L’inchiesta poco a poco smuoverà le acque torbide in modo che i responsabili escano allo scoperto.  La conclusione è amara, e non poteva essere che così.

L’Autrice anche in questo romanzo non rinuncia alla denuncia della scarsa considerazione delle donne in certi ambienti di lavoro ancora fermamente in mano agli uomini.