Stranger Things è un autentico culto mediale. Prodotta e distribuita da Netflix e creata dai fratelli Duffer, la serie TV – giunta alla quarta stagione – è ambientata nella fittizia città americana di Hawkins, in cui l’improvvisa scomparsa di un adolescente, Will Byers, e la contemporanea apparizione di una ragazzina con poteri soprannaturali, Undici, è l’innesco di un’avventura che coinvolge spettatori di tutto il mondo tra mondi orrorifici (il Sottosopra), amicizia e amori adolescenziali, relazioni intergenerazionali.
Questo volume, curato da Mario Tirino e Simona Castellano, propone alcune chiavi di lettura dell’immaginario di Stranger Things da diversi approcci disciplinari. In che modo il Sottosopra rinvia alle nostre pulsioni inconsce? Che tipo di pratiche e consumi sono messi in campo dai fan per condividere la passione per la serie? Qual è il ruolo dell’estetica della nostalgia (per gli anni Ottanta)? Come si espande l’universo narrativo della serie in altri media? A queste e altre domande le autrici e gli autori dei tredici saggi intendono offrire ipotesi di risposta e piste di ricerca per studi ulteriori.
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