La costruzione di un romanzo come “Quella vecchia storia” deve seguire due strade, apparentemente antitetiche. Occorre partire da un’idea molto chiara e particolareggiata di quello che è successo prima della pagina d’inizio: io scrivo di solito un testo a mio uso e consumo, che intitolo “come sono andate le cose”. Dopo, però, deve subentrare una scrittura improvvisata, direi quasi automatica, in cui i personaggi portano la storia un po’ dove vogliono loro, a tutto vantaggio delle sorprese (anche per me!) edei colpi di scena. Alcuni personaggi, in questo romanzo, non sono stati nemmeno progettati, ma sono apparsi davanti ai miei occhi come per incanto, durante la narrazione…
Leonardo Gori viene intervistato da Susanna Daniele sul suo ultimo romanzo "Quella vecchia storia"
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