“Ezra Pound, Robert Frost e quasi tutti gli altri poeti che potresti nominare sono al sicuro. Non ho alcuna intenzione di spostare il pianeta terra o cambiare il modo in cui le persone scrivono poesia. Quello che ho fatto è divertirmi.”
Così scrive l'autore nella sua prefazione. Si è voluto divertire, e magari riuscirà a divertire anche voi.
"Lo Stregone Apache. E altre poetiche osservazioni", pubblicato da Cut Up Publishing propone le poesie di Lansdale, per la prima volta in Italia.
Ci spiega Stefano Fantelli, curatore e traduttore in italiano della raccolta: "Le poesie di Lansdale sono in realtà dei piccoli racconti, che potremmo chiamare “bonsai”. Brevi storie narrate in versi, ma sempre con il suo inconfondibile stile. È quindi Lansdale al 100% quello che scoprirete qui, alle prese con i suoi generi preferiti, affrontati con quello spirito tipicamente pulp che è il suo marchio di fabbrica. E ognuna di queste poesie è una fucilata che esplode sulla pagina, le parole sembrano voler stracciare il foglio, emettono suoni, sono chiare e spavalde e colme di umorismo e allo stesso tempo farcite di un’oscurità incombente e quasi quotidiana, orrori a volte grotteschi, con cui i protagonisti di queste fulminanti storie paiono essere abituati a convivere. E sullo sfondo, sempre, quell’atmosfera tipica del Texas orientale, come solo Lansdale ha la capacità di dipingere, che sembra di riuscire a respirarne l’aria, di quel profondo Sud, a volte anche solo nello spazio bianco tra un verso e l’altro.”
Come meglio spiegare cosa si nasconde in questo bellissimo libro che ci strizza l'occhiolino dagli scaffali delle librerie?
E poi, Joe R. Lansdale è una garanzia.
Joe R. Lansdale è uno scrittore statunitense, autore di romanzi, di racconti, di fumetti oltre che di testi per la televisione e di sceneggiature per il cinema. Versatile e prolifico, si è cimentato in avvincenti trame di genere (western, noir, thriller, fantascienza, horror) rinnovandole con uno spiccato gusto pulp nella scelta di elementi grotteschi e di un linguaggio triviale e irriverente. La sua vena migliore si esprime nella capacità di penetrare l’atmosfera del profondo Sud, in violenti chiaroscuri che esaltano l’amicizia, l’amore, il sesso e denunciano le discriminazioni razziali, la malvagità e la stupidità.
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