Lo spionaggio, per la sua stessa natura fatta di intrighi e sotterfugi, affascina da sempre i lettori e gli spettatori, intrattenuti da personaggi inventati divenuti ormai vere e proprie icone. Ma la realtà spesso supera anche la più fervida fantasia di scrittori e sceneggiatori.
Grazie a fonti d’archivio, come le relazioni sulle attività di spionaggio e i resoconti degli interrogatori delle spie arrestate che sono stati desecretati negli ultimi anni, l’autore ricostruisce la vita di numerose donne che dimostrarono notevoli abilità nella raccolta di informazioni a favore dei servizi segreti. Queste agenti seppero emergere in un settore dominato dagli uomini grazie alla loro intelligenza, bellezza e tenacia, in un’ampia rosa che va dalle più conosciute, come Mata Hari, a donne che ricordiamo solo grazie a poche righe in un articolo di giornale.
Danzatrici del ventre, attrici, governanti, impiegate delle ambasciate, queste donne dalle mille risorse ricoprirono un ruolo di rilievo nella storia dei rapporti tra le nazioni, dai conflitti balcanici (1912-1913) e dalla Grande Guerra fino al secondo dopoguerra, e soprattutto durante la Guerra Fredda.
Virginia Hall, Camilla Agliardi, Brett Perring, Odette Sansom sono solo alcuni dei nomi, spesso sconosciuti o dimenticati, di donne coraggiose che misero la loro vita al servizio delle potenze europee e d’oltreoceano, in un gioco di potere fatto di segreti e informazioni. Nelle loro storie si intrecciano dedizione, amore e spesso anche sofferenza e prigionia, si creano narrazioni che a volte sono ancora più incredibili e avvincenti dei romanzi.
“Se qualcuno dichiara di avermi fornito informazioni segrete, il crimine lo ha commesso lui, non io”.– Mata Hari
“Potrei essere utile a far uscire le persone dai campi di concentramento e dalle prigioni in Germania appena prima che vengano uccise. Mi piacerebbe farlo, e salterei volentieri da un aereo anche ogni giorno”.– Da una lettera di Christine Granville“
I francesi hanno un detto: ‘il destino del vetro è rompersi’. Be’, forse il destino delle spie è semplicemente scomparire; ma, se avremo fortuna, lasceremo un segno”.– Dal film Spectre, 2015
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