Flavia Zanirato è uno pseudonimo. Le note bio-bibliografiche che leggiamo sul risvolto del suo libro “Arianna Zeta – The angel of Assassination”, edito da Cartabianca, ci dicono che per campare fa l’assistente di volo e che per ragioni professionali preferisce non apparire con il suo vero nome. Le crediamo anche perché l’assistente di volo il cui nome da il titolo al thriller è una killer, appartenente a un’associazione, la “The Angels of Assassination”, nata con lo scopo di difendere gli oppressi di ogni tipo, e di farlo uccidendo i loro oppressori. Ma non parliamo dei tanti dittatori che tengono oppressi interi popoli, no, bensì di individui che, in barba a contratti e diritti conclamati, guadagnano quattrini muovendo capitali e quant’altro, indifferenti alle sorti del capitale umano.

Ad esempio, il primo omicidio, che dà inizio al thriller, di Anna Vailati alias la fantomatica Arianna Zeta, bellissima hostess a bordo del Boeing 737 Ettore Fieramosca, in volo da Bari Palese a Roma Fiumicino, ha per vittima niente di meno che il presidente della compagnia aerea in cui lei lavora, ovvero la Esperia Air Lines, metafora dell’Alitalia, accompagnato dal responsabile del Marketing. “Prima che iniziassero le operazioni d’imbarco” leggiamo “il comandante dell’Ettore Fieramosca aveva tenuto un rapido briefing con l’equipaggio al termine del quale aveva deciso che Enrica e Anna avrebbero avuto l’onore di seguire e assecondare i due passeggeri in ogni loro richiesta. O quasi”. Il presidente, agli occhi di Arianna Zeta alias Anna Vailati, era colpevole di aver ceduto una quota significativa di azioni della compagnia, tra il 49 e il 51 per cento, a una compagnia straniera e “si accingeva a cedere la restante parte, una volta ripulita l’Esperia di tutti gli esuberi”, operazioni legittime in una economia di mercato, ma agli occhi della hostess espressione di sfruttamento criminale. “Ci deve pure guadagnare quel bastardo!” commenta Enrica, la collega. E così, senza nessun approfondimento economico su una manovra che riguarda una compagnia di stato fallita più volte e fallimentare, della quale il presidente è solo un manager messo li a fare ciò che il governo gli dice di fare, compagnia per altro tenuta in vita con i soldi dei contribuenti italiani compresi coloro che in vita non hanno mai preso l’aereo, ecco Arianna servire al malcapitato un gelato avvelenato. Peccato che la sua morte non servirà a cambiare le sorti più volte fallite della compagnia, bensì solo a far mettere un altro presidente al suo posto.

Secondo delitto. Si va da una situazione sociale come quella del business aereo a una privatissima. Sempre in chiave di oppressori, arriviamo, con Arianna Zeta Verona, dove la missione è salvare Jamila, una ragazza di origine pakistana, dal matrimonio imposto dal padre già all’età di 13 anni, con il figlio di un ricco proprietario terriero pakistano, quando lei invece è innamorata, ricambiata, di un ragazzo italiano, Mattia. A quel punto, Arianna con l’aiuto di un’altra ragazza pakistana, Bushra, mette in piedi un organizzatissimo rapimento dei due ragazzi innamorati per trasferirli all’estero, mentre contemporaneamente monta la vendetta contro la famiglia dell’ex promesso sposo di Jamila, ricca soprattutto per i traffici di droga con i quali fa i suoi affari, condannati tutti a una brutta fine.

Sono, questi, solo i primi due capitoli di una serie di storie criminali che vedranno protagonista la nostra eroina nera, sempre in giro, per il suo lavoro, per il mondo e sempre pronta con tutte le armi a disposizione, a seconda del bersaglio da colpire, a uccidere. Così vedremo come verrà eliminato, dopo un ordine giunto dall’Associazione The Angels of Assassination Julius Scarfoglia, pericoloso narcotraficcante e altri “cattivi” che saranno fatti fuori uno dietro l’altro e ai cui racconti vi rimandiamo al libro della fantomatica Flavia Zanirato. Racconti non privi di macabra fantasia anche se l’autrice assicura al termine di alcuni di essi che si tratta di storie realmente accadute. Sarà poi vero? Intanto, per vostra sicurezza, se avrete occasione di salire a bordo di un aereo, auguratevi che a bordo non sia di servizio Anna Vailati, alias Arianna Zeta, killer della “The Angels of Assassination”.