La Newton Compton porta in libreria La ragazza fuggita da Auschwitz (The Girl Who Escaped from Auschwitz, 2021) di Ellie Midwood.

La trama

Mala, detenuta numero 19880 nel campo di concentramento di Auschwitz, ha capito sin dal primo momento in cui è scesa dal treno di avere messo piede all’inferno. Come interprete delle SS, prova a usare la sua posizione per salvare quante più vite possibili, contrabbandando miseri pezzi di pane. Edward, detenuto numero 531, è un veterano del campo e un prigioniero politico. Anche se ha l’aspetto di tutti gli altri, con la testa rasata e l’uniforme a righe, è un combattente della Resistenza. E ha un piano per fuggire. Entrambi sono stati deportati per il solo crimine di essere nati.

Ma quando si incontrano, il buio senza scampo di Auschwitz si illumina di un barlume di speranza. Edward riesce a far credere a Mala che l’impossibile possa accadere. Che nonostante siano circondati da filo spinato, mitragliatrici, torri di guardia e riflettori che li osservano costantemente, lasceranno quel luogo di morte. E così si fanno una promessa: fuggiranno insieme o moriranno insieme.Il resto è una delle più grandi storie d’amore mai raccontate…

L'incipit

La strada davanti a loro, incassata tra montagne torreggianti e valli di smeraldo, si stendeva lunga e deserta nella luce del primo mattino.

Sotto la volta di un cielo azzurro chiaro, l’aria era fresca e portava la promessa della libertà. Mala, con la tuta blu impolverata e sgualcita dopo un’altra notte passata all’addiaccio nel bosco, masticava spensierata uno stelo d’erba, senza dar peso al brontolio del suo stomaco. Accanto a lei, Edek fischiettava un motivetto allegro, un braccio posato sulle sue spalle, con la giubba da SS sbottonata, vagamente odorosa di muschio e di fumo.

«Hai fame, Mally?». Aveva smesso a un tratto di fischiare, proprio nel momento in cui la pancia di Mala aveva protestato con maggiore energia.

Lei, coraggiosa e innamorata, sollevò la testa a guardare il suo volto abbronzato, la barba incolta, con immenso affetto.

«Potremmo inoltrarci nel bosco in cerca di funghi», propose lui, studiandone l’espressione.

Molto prima di fuggire da Auschwitz aveva promesso di prendersi cura di lei, di anteporre la sua vita alla propria, di fare tutto il possibile perché potesse dimenticare gli orrori del campo della morte, e invece la costringeva a marciare sul reticolo infinito di strade poco battute, obbligandola a cibarsi di funghi e bacche e a dormire sotto le stelle, con la sola protezione del suo abbraccio contro gli elementi naturali.

L'autrice

Ellie Midwood è una pluripremiata autrice di romanzi storici e bestseller di «USA Today». Deve il suo interesse per la seconda guerra mondiale al nonno, sergente della Seconda Armata Corazzata sovietica, che ha iniziato a raccontarle le sue esperienze in prima linea quando era ancora una bambina. Crescendo, la sua passione per la storia non è diminuita. Dopo aver conseguito la laurea in Linguistica, ha scelto di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, collezionando cimeli e documenti rari della seconda guerra mondiale. La Newton Compton ha pubblicato La violinista di Auschwitz e La ragazza fuggita da Auschwitz.

Info

ISBN: 9788822756459 – Pagine: 384 – 3.0 n. 200 - Traduzione di Paola Vitale