La Newton Compton presenta un altro grande romanzo storico di Gordon Doherty: Sangue sul campo di battaglia (The Blood Road, 2018), la settima avventura del ciclo "Legionary".
La trama
381 d.C. La grande guerra tra l’impero romano d’Oriente e le orde gotiche entra nel suo quinto anno. Il conflitto sembra non avere fine, perché i Goti, anche se ormai padroni della regione, non riescono a conquistare l’ultima delle città romane. Ma gli araldi portano una notizia che potrebbe cambiare tutto: l’imperatore d’Occidente Graziano è pronto a guidare nella mischia le sue legioni, per distruggere l’esercito nemico e salvare l’impero d’Oriente. Gli uomini dell’XI legione Claudia sperano nella salvezza della loro terra, ma il tribuno Pavone sa che queste sono speranze pericolose, perché le mire di Graziano non si arresteranno alla sconfitta dei Goti. La strada da percorrere sarà irta di giuramenti infranti e lame nemiche e inondata di sangue.
L'incipit
Un gelido vento sferzava le sponde ghiacciate del Danubio. Le acque – grigie come il cielo plumbeo – schiumavano e vorticavano trascinando a valle enormi lastre di ghiaccio che cozzavano l’una contro l’altra come galee da guerra. In un’ansa, dove la corrente ristagnava, le lastre si erano riunite formando un ponte di ghiaccio da una riva all’altra.
Dalle fitte foreste a nord, un nitrito squarciò l’aria e un rombo di zoccoli risuonò come il battito accelerato di tamburo. Dalla linea degli alberi si levò una nuvola di brina e spuntò un cavaliere unno in sella a un tozzo destriero. Zolt era un vecchio guerriero con la faccia costellata di cicatrici, lunghi baffi filiformi e la sommità della nuca calva, con sottili capelli che dalle tempie gli pendevano sulle spalle. Fece accostare il cavallo alla sponda, guardando con sospetto il ponte di ghiaccio. Poi lo spronò in avanti e il destriero avanzò con passo esitante, sbuffando e nitrendo. Un sinistro scricchiolio fece fermare Zolt, irrigidito dal terrore… ma il ghiaccio non cedette. Il vecchio guerriero inspirò a fondo e guidò il cavallo, facendo un largo sorriso quando raggiunse la sponda meridionale. Superò al galoppo la scarpata mentre gli zoccoli sollevavano nuvole di pulviscolo ghiacciato, e avanzò fino alla pianura. Si guardò attorno nella distesa bianca e deserta spazzata dal vento invernale. Poi si girò sulla sella verso la sponda settentrionale e gridò con voce cavernosa: «Tengri, il dio del cielo, ci ha indicato la strada. Il ponte è saldo. La porta dell’impero è aperta!».
L'autore
Gordon Doherty di origini scozzesi, è autore di diversi romanzi storici. Il suo amore per la storia è nato dal fatto di vivere e lavorare vicino al Vallo di Adriano e a quello di Antonino, siti carichi di magia, che riportano indietro di millenni. La Newton Compton ha pubblicato i romanzi Il legionario, Gli invasori dell’impero, Una vittoria per l’impero, Il flagello dell’Oriente, Imperatori e dèi, L’impero invincibile e Sangue sul campo di battaglia. Per saperne di più, il suo sito è www. gordondoherty.co.uk.
Info
ISBN: 9788822745750 – Pagine: 320 – Nuova Narrativa Newton n. 1195 - Traduzione di Giulio Lupieri
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