La Longanesi porta in libreria un nuovo grande thriller di Harlan Coben: Fuga (Run Away, 2019).
La trama
L’hai persa. Tua figlia. Una ragazza sbandata e legata a un fidanzato che abusa di lei. Ma ti ha spiegato chiaramente che non vuole essere salvata.
Tu non ti dai pace e quando, per caso, la vedi a Central Park, mentre suona una chitarra non credi ai tuoi occhi. Quella che hai davanti, però, non è la ragazza che hai cresciuto, quella che è sempre presente nei tuoi ricordi. È una donna che cammina sul filo del rasoio, malconcia, spaventata, decisamente nei guai.
Non ti fermi a pensare. Corri da lei e le dici di tornare a casa.
E lei fugge.
Di nuovo.
E tu fai quello che ogni genitore farebbe: la segui. Ed entri in un mondo di cui non sospettavi nemmeno l’esistenza. Qui nessuno è al sicuro, nell’ombra l’arma più comune è l’omicidio.Prima che tu riesca ad accorgertene tutta la tua vita è in pericolo. E per proteggere tua figlia dal male, prima dovrai affrontarlo tu stesso…
L'incipit
Simon era su una panchina allo Strawberry Fields Memorial di Central Park, il cuore a pezzi. Nessuno se ne sarebbe accorto, non a un primo sguardo, un’ora prima che i pugni cominciassero a volare e due turisti finlandesi si mettessero a strillare, mentre altri nove visitatori filmavano l’orribile rissa con gli smartphone.
Non c’erano fragole a Strawberry Fields, e bisognava mettercela tutta per chiamare quei diecimila metri quadrati di giardini paesaggistici un «campo», ma così si intitolava il pezzo dei Beatles. Strawberry Fields è un terreno triangolare incuneato fra la 72nd e Central Park West dedicato alla memoria di John Lennon, ucciso con un colpo d’arma da fuoco dalla parte opposta della strada. Al centro del memoriale c’è un mosaico di pietre che formano una parola: IMAGINE.
Simon guardava dritto davanti a sé, disperato. Un fiume di turisti gli passava accanto immortalando il famoso mosaico – foto di gruppo, selfie, qualcuno inginocchiato sulla scritta di pietre, qualcuno addirittura sdraiato. Quel giorno, come capitava spesso, c’era chi aveva decorato la scritta IMAGINE con fiori freschi che formavano il simbolo della pace, petali di rose rosse che chissà come non volavano via. La gente, forse proprio perché quello era pur sempre un memoriale, aspettava con pazienza il proprio turno per avvicinarsi e scattare l’indimenticabile foto che più tardi avrebbe postato su Snapchat o Instagram, o qualunque fosse il loro social preferito, insieme a una citazione di John Lennon o forse al testo di una canzone dei Beatles, magari proprio il verso in cui si immagina che tutti vivano in pace.
L'autore
Harlan Coben (1962) è nato a Newark, nel New Jersey. Dopo la laurea in Scienze politiche, ha lavorato a lungo nell’industria del turismo e in seguito si è dedicato alla letteratura, divenendo una delle voci più significative del thriller. I suoi romanzi sono tutti best seller negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia, sempre in vetta alle classifiche del New York Times. È stato tradotto in 45 lingue e ha vinto l’Edgar Award. Fuga è il suo primo romanzo pubblicato da Longanesi.
Info
ISBN 9788830454484 – 400 pagine – Traduzione di Stefania Cherchi
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