Romanzo d'esordio dello scrittore Tommaso Scotti, giovane italiano che vive e lavora in Giappone, L'ombrello dell'imperatore è un libro edito da Longanesi.
Protagonista della storia, che si apre con l'assassinio di un ragazzo, Yuki Funagawa, ucciso con un ombrello di plastica, è l'ispettore della squadra omicidi di Tokyo Takeshi Nishida.
Soggetto particolare il detective, all'anagrafe Takeshi James Nishida, che assomiglia a Tommy Lee Jones ed è soprannominato il Boss per il consumo smodato dell'omonima marca di caffè in lattina, è un hāfu: un mezzo sangue di padre nipponico e madre statunitense, categoria non molto ben vista da una società tradizionalista come quella giapponese.
La sua metà americana ha fatto si che sviluppasse un carattere impulsivo e poco accomodante.
Grazie a questa caratteristica, che rende però l'investigatore particolarmente attraente, fascinoso e capace di osservare le cose sempre da punti di vista diversi, non ha fatto la carriera che avrebbe meritato.
Il poliziotto, un uomo solitario e dalla vita tartassata che, a causa della padronanza di due lingue, non ama le storpiature lessicali, ha solo due amici a cui è molto legato: il collega Joe e il misterioso Edgar.
Questi personaggi, che verranno presentati nel corso della vicenda, fanno apparire Nishida meno granitico e più umano.
Di pari passo all'indagine, che porterà alla scoperta di una verità scomoda e non scontata riguardo a una morte poco chiara, viene narrata una storia parallela: quella dell'arma del delitto.
Un utensile comune dal manico di plastica bianca con un cerchio rosso su cui però è presente l'impronta di un individuo impensabile: l'Imperatore.
Grazie a questo oggetto il lettore farà la conoscenza di numerose persone, avrà una visione d'insieme della cultura e della struttura gerarchica del paese del Sol Levante e di luci e ombre della sua capitale a cui sono legate tematiche di grande attualità che porteranno alla soluzione del caso.
Quest'opera, dallo stile fluido, dalla struttura circolare e dalla trama avvincente, ha il grande pregio della chiarezza e della semplicità.
La storia, nonostante salti temporali che possono spiazzare inoltre, è ben scritta e di piacevole lettura.
Insomma un debutto, questo di Scotti, estremamente consigliato sia per chi è alla ricerca di intrecci gialli particolari e di eroi sfaccettati e tormentati che per chi vuole familiarizzare con una cultura ricca di contraddizioni ma allo stesso tempo piena di fascino.
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