La Piemme porta in libreria un nuovo thriller di Michael ConnellyLa legge dell'innocenza (The Law of Innocence, 2020).

La trama

È il suo processo più importante: quello in cui l'imputato è lui. Ma in un'aula di tribunale anche l'innocenza può essere un crimine.

È una sera di ottobre a Los Angeles, e Mickey Haller, a bordo della sua Lincoln, si allontana dal bar dove ha offerto da bere a un nutrito gruppo di colleghi per festeggiare la vittoria in un processo. Quando una volante della polizia gli fa segno di accostare, Haller è tranquillo: lui non ha bevuto neanche un goccio, come ormai da molti anni. Ma non è per questo che l'agente Milton l'ha fermato. A quanto pare, qualcuno ha rubato la targa della Lincoln. Lo stupido scherzo di un collega, pensa Haller. Ma quando l'agente lo costringe ad aprire il bagagliaio, quello che Haller si trova davanti è tutt'altro che uno scherzo. Un cadavere non è mai uno scherzo. Specialmente se è quello di un tuo ex cliente, e serve per incastrarti.Haller – con il fedele investigatore Cisco e la socia Jennifer Aronson – comincia così la sua battaglia più importante: difendersi dall'accusa di omicidio. Nonostante prove schiaccianti e assurde contro di lui, e un avvocato dell'accusa nota come Dana Braccio della Morte, decide di difendersi da solo in tribunale. E al suo fianco avrà un alleato d'eccezione, qualcuno che gli deve un grosso favore e non lascerà che le cose si mettano troppo male: Harry Bosch.

L'incipit

Era stata una buona giornata per la difesa. Avevo accompagnato un uomo fuori dall’aula del tribunale. Avevo trasformato davanti alla giuria un’accusa di percosse in un caso di legittima difesa. La cosiddetta vittima aveva alle spalle un curriculum di violenze da lui commesse che durante il controinterrogatorio erano state confermate sia dai testimoni dell’accusa, sia da quelli della difesa, che includevano una ex moglie. Il colpo del KO lo avevo sferrato quando avevo richiamato il querelante sul banco dei testimoni e lo avevo condotto lungo una linea di interrogatorio che gli aveva fatto perdere le staffe. E a quel punto mi aveva minacciato, aveva detto che avrebbe voluto incontrarmi fuori da lì, solo lui e io.

«Per poi sostenere che sono stato io ad aggredire lei, come in questo caso?» gli avevo chiesto.

L’accusa aveva obiettato, il giudice aveva accolto l’obiezione. Ma non c’era bisogno d’altro. Lo sapevano il giudice, il pubblico ministero e tutti i presenti in aula. La giuria si era ritirata per deliberare e dopo meno di mezz’ora avevo ottenuto un verdetto di assoluzione. Non era un record per me, ma ci andava vicino.

Era una specie di regola non scritta in città, ogni avvocato difensore aveva il sacro dovere di festeggiare un verdetto di assoluzione, proprio come un giocatore di golf festeggia al club quando va in buca in un colpo solo. In pratica, si trattava di offrire da bere. La mia festa ebbe luogo al Redwood, in Second Street, a pochi isolati dal centro civico, dove si trovavano non meno di tre tribunali da cui attirare invitati. Il Redwood non era certo il Country Club, ma era conveniente. Il party, cioè la bevuta gratis, iniziò presto e finì tardi. Quando Moira, la tatuatissima barista, mi passò il conto, diciamo solo che mi costò più di quanto mi avrebbe dato il cliente che avevo appena fatto assolvere.

L'autore

Michael Connelly è una delle più grandi star della narrativa americana, Michael Connelly raggiunge il primo posto in classifica con ogni suo nuovo romanzo. I lettori italiani lo hanno accolto con entusiasmo fin dal primo libro pubblicato, Debito di sangue da cui è stato tratto un film diretto e interpretato da Clint Eastwood. I lettori hanno poi imparato a conoscere il detective Harry Bosch, indimenticabile protagonista di molti suoi thriller, tra cui Il ragno, vincitore nel 2000 del Premio Bancarella. In anni più recenti, Connelly ha ideato un nuovo riuscitissimo protagonista, Mickey Haller, che svolge la sua attività dal sedile posteriore di una Lincoln, oltre che in tribunale, e che, nella riduzione cinematografica di The Lincoln Lawyer, ha il volto noto di Matthew McConaughey. Connelly è stato spesso in Italia, tra le presenze eccellenti di numerosi festival: il Festivaletteratura a Mantova, il Noir in Festival a Courmayeur, dove gli è stato conferito il Raymond Chandler Award, e il Festival Internazionale delle Letterature a Roma.

Nel 2016 è stata trasmessa in Italia la serie televisiva Bosch, di cui Connelly ha curato la sceneggiatura.Tra i suoi ultimi romanzi pubblicati in Italia da Piemme: La strategia di BoschIl passaggioIl dio della colpaIl passaggio segna il ventesimo "compleanno" di Harry Bosch.

Con Piemme ha pubblicato i seguenti libri.

Info

ISBN 978-88-566-8054-6