Il ricco e inconsueto (per gli scrittori italiani) curriculum di Roberto Costantini, nato e cresciuto in Libia, laurea in ingegneria, master a Stanford, professore alla Luiss di Negoziazione e Leadership, consulente aziendale di lungo corso, lo ha ssenz'altro aiutato nel dar vita a un personaggio indimenticabile, il commissario Michele Balestreri. Con la Trilogia del male ha vinto il premio speciale Scerbanenco nel 2014.

Esaurita (forse) la serie dell'italo-libico commissario italo-libico, è la volta di un altro personaggio affascinante, l'agente dei servizi segreti italiani Aba Abate che fin dalle prime pagine ci porta all'interno di una storia sul tema del terrorismo internazionale, dei legami strettissimi quanto oscuri fra le due sponde del mediterraneo.

Aba Abate è la donna normale del titolo, con una famiglia come tante, un marito pubblicitario, colto e comprensivo, e due figli adolescenti raccontati con tutte le paturnie e le tenerezze di quell'età.

Ma Aba ha un'altra vita in cui si chiama Ice, quella del lavoro, dei viaggi improvvisi quanto pericolosi, delle situazioni in cui in una manciata di minuti si decide l'esito di un'operazione e, spesso, il destino di molte vite umane. È dura, determinata, decisa, intuitiva, prudente, ingannatrice, forse anche antipatica in un ruolo che fino a poco tempo fa in letteratura era lasciato esclusivamente agli uomini. Anche Aba, come Balistreri, ha una zona d'ombra nella sua vita, un pozzo oscuro da cui cerca di fuggire. Proprio dal contrasto fra il suo essere spia e madre e moglie nasce un personaggio a tutto tondo che fa partecipe il lettore di ogni cosa le accada.

Gli amanti delle spy story si divertiranno, io l'ho apprezzato perché la sua lettura chiarisce più di un testo di storia contemporanea le connessioni e gli interessi internazionali che stanno dietro gli sbarchi dei migranti, il ruolo della Libia e di altri stati africani, quello delle potenze europee e degli Stati Uniti.

Naturalmente è un'opera di fiction ma pagina per pagina denota una conoscenza profonda dell'Africa e della sua storia, delle tecniche e protocolli dei servizi segreti.

Ad Aba nsi affiancano i colleghi e i superiori, gli stagisti, gli infiltrati, collaboratori a contratto. Costantini rende benissimo il contrasto "di civiltà" fra le due sponde del Mediterraneo senza giudicare e schierarsi

L'ultimo capitolo fa intuire che di storie di Aba ne leggeremo ancora.