Sul blog "Il Zinefilo" arriva a conclusione la retrospettiva sul "periodo teutonico" di Anthony M. Dawson, cioè il celebre Antonio Margheriti: oggi è il turno de Il triangolo della paura (1988).
Per l'occasione, Stefano Di Marino ha rispolverato la sua rubrica "Colpo in canna" per raccontare la sua esperienza con il trittico di film.
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Il triangolo della paura (1985) di Antonio Margheriti, che in originale è Der Commander, ripropone parzialmente cast e situazioni di Arcobaleno selvaggio, tanto da far sospettare che i due film siano stati girati “back to back”, ossia insieme alternando riprese dell’uno e dell’altro. Borgnine lascia il posto a Donald Pleasence e Kinski scompare ma resta Lee Van Cleef, che dà vita a uno straordinario personaggio di cattivo, Mazarini, un trafficante di droga che dalla sua villa a Napoli organizza una spedizione di mercenari contro un signore della droga troppo avito in Cambogia e, nello stesso tempo, gioca i suoi avversari in Europa.
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