La Adelphi porta in libreria una nuova grande antologia firmata da Georges Simenon: La cattiva stella.
Per sapere tutto dei racconti presenti, si rimanda al blog-database Gli Archivi di Uruk.
La trama
Non è detto che il turista da banane sia mal vestito, anzi spesso indosserà capi di buon taglio, vestigia di un guardaroba lussuoso.
Sono americani, cechi, tedeschi, francesi… Alcuni hanno conosciuto un momento di gloria, altri si sono limitati a mangiarsi il patrimonio di famiglia o le rendite.
Finché un giorno, quando già erano stufi della mediocrità o spaventati dalla miseria incombente, qualcuno ha detto loro:
«Sulle isole del Pacifico si può ancora vivere come nel paradiso terrestre, senza soldi, senza vestiti, senza preoccuparsi del futuro…».
Per pagarsi la traversata hanno venduto tutto quello che avevano. Allo sbarco le autorità locali, prudenti e spesso scottate, pretendono a titolo di cauzione il versamento del costo del biglietto di ritorno. Capite?
L’indomani ogni buon turista da banane ha già comprato un pareo e un cappello di paglia intrecciata. Seminudo, sdegnando la città e i coloni che indossano completi bianchi e camicie con il colletto rigido, si dirige di buon passo verso le lunghissime spiagge.
L'incipit
Quando mi sono imbarcato a Le Havre, tra le molte immagini della Francia che portavo con me ce n'era una, un semplice ricordo, che inspiegabilmente mi ha accompagnato per tutto il mio giro del mondo e che ho ritrovato intatta sbarcando a Marsiglia.
Eppure era una cosa da nulla! Risaliva a qualche giorno prima della mia partenza. Ero seduto nel caffè più frequentato del corso, in una cittadina francese come tante, e seguivo distrattamente la partita di belote del tavolo accanto.
Erano le cinque del pomeriggio, avevano appena acceso le lampade. Negli uffici e nei negozi del centro si lavorava ancora, ma quei cinque o sei avventori erano lì dalle tre a giocare o a guardar giocare.
Tra loro, un uomo sulla trentina… Uno che non ha mai mosso un dito in vita sua… Mi correggo! Con la dote della moglie ha aperto una cartoleria, di cui si occupa la donna mentre lui gioca a carte…
Un fallito?
Seduto al suo fianco c'è un vecchio medico. Ha lavorato in parecchi ospedali. Se ne parlava come di un possibile primario… Il vino rosso, le carte… Ormai ha solo uno studio polveroso, in provincia, cui si rivolgono pochi contadini ignoranti…
Un altro fallito!
E quel brillante giovanotto che, per un colpo di fortuna, ha piazzato l'una dopo l'altra quattro auto di lusso, incassando le commissioni, e da anni si ostina a non cercare un mestiere, anche se non vende più nemmeno un monopattino?
A un tratto, all'angolo di un tavolo di marmo, ho scorto un viso che mi ha fatto sobbalzare: era un pittore a casa del quale, anni addietro, mi era capitato di andare a cena.
Rivedevo l'accogliente atelier sulla Rive Gauche, la moglie paffuta, la figlia, alta, dal corpo desiderabile e dal sorriso incoraggiante, ricordavo una cenetta di quelle che si usano da noi, con antipasti prelibati, foie gras e vini d'annata.
Non era mai stato un grande pittore, ma tirava avanti. Tirava avanti discretamente.
E ora lo ritrovavo lì, a cinquecento chilometri da casa sua, con la lavallière logora, il cappello malconcio, lo sguardo fisso su un pernod.
«Che ci fa da queste parti?» gli chiesi.
Quando alzò gli occhi, capii. Aveva lo sguardo di un uomo ormai rassegnato, uno sguardo ironico e al tempo stesso patetico, dove ogni tanto balenava una scintilla di odio per l'umanità intera.
«Cerco lavoro… Sa, la crisi…».
«Ma che genere di lavoro?».
«Uno qualunque!».
Info
La cattiva stella di Georges Simenon (Adelphi – Gli Adelphi n. 575), 167 pagine, euro 12,00 (in eBook, euro 6,99) – ISBN 9788845934261 – Traduzione di Marina Di Leo
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