La collana “I Classici del Giallo Mondadori” di settembre (n. 1424) presenta: La casa della freccia (The House of the Harrow, 1924) di A.E.W. Mason.
La prima apparizione del romanzo risale al 1930, quando la Mondadori lo ha presentato nel numero 7 della collana "I Libri Gialli", con la traduzione di Ida Lori.
La trama
Una richiesta di anticipo sull’eredità di una persona ancora viva è un fatto alquanto bizzarro anche per uno studio legale. Eppure è questo il contenuto, dai toni velatamente minacciosi, di una lettera inviata dal cognato di un’agiata vedova residente in Francia, gravemente malata di cuore. Quando poi alla morte della signora i familiari ne apprendono le ultime volontà, è un’amara delusione, per chi si era convinto di poter mettere le mani sul patrimonio, scoprire che il testamento indica come unica beneficiaria la nipote Betty. Si annunciano tempi duri per la ragazza, di lì a poco accusata addirittura di omicidio. E l’entrata in scena di un investigatore autorevole come l’ispettore Hanaud, della Sûreté di Parigi, suggerisce che la situazione non vada sottovalutata. Bisogna allora che un membro dello studio, l’avvocato Jim Frobisher, si rechi subito sul Continente in soccorso della giovane indifesa. Ignorando che, tra frecce avvelenate e collane scomparse, la vicenda assumerà presto contorni ben più cupi.
L’incipit
Gli avvocati Frobisher e Haslitt, i cui uffici erano situati sul lato est di Russell Square, contavano fra i loro clienti molte persone che avevano solide imprese commerciali in Francia; lo studio legale era molto orgoglioso di questo ramo dei suoi affari.
“Ciò consente al nostro studio di occupare un posto nella storia" ripeteva sempre il signor Jeremy Haslitt. "Perché si può risalire, per la sua fondazione, all’anno 1806, quando il signor James Frobisher, che a quell'epoca era il nostro socio anziano, attivissimo ed energico, organizzò la fuga di centinaia di sudditi britannici che erano stati trattenuti in Francia in seguito all'editto di Napoleone I. Allora ricevemmo i ringraziamenti del governo di Sua Maestà, e fummo tanto fortunati da conservarci le relazioni nate da quella occasione. Sono io stesso a occuparmi di questa parte dei nostri affari."
Per questo motivo, la corrispondenza ricevuta giornalmente dal signor Haslitt conteneva d'abitudine un discreto numero di lettere che portavano sulla busta i francobolli azzurro scuro della Francia. Tuttavia, quella mattina di inizio aprile ce n era una sola. L'indirizzo era stato tracciato con una grafia irregolare, sottile e minuta, che al signor Haslitt non risultava familiare; ma portava il timbro postale di Digione e il signor Haslitt si affrettò a lacerare la busta. Aveva una cliente a Digione, una vedova, la signora Harlowe, della cui salute aveva ricevuto cattive notizie. La lettera era stata spedita di certo dalla sua casa, la Maison Grenelle, ma non era stata scritta da lei in persona. Il signor Haslitt guardò la firma.
L'autore
A.E.W. Mason (1865-1948), britannico, è stato attore teatrale, agente segreto durante la Prima guerra mondiale, deputato. Dedicatosi con successo alla scrittura, oltre a romanzi di vario genere e commedie, pubblica polizieschi destinati a ritagliarsi, con il personaggio dell’ispettore Hanaud, un posto speciale nella storia del giallo classico.
Info
La casa della freccia di A.E.W. Mason (I Classici del Giallo Mondadori n. 1424), 304 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Grazia Maria Griffini
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