Ultima avventura in ordine di uscita della serie del colonnello Bruno Arcieri, personaggio appartenente ai servizi segreti che agisce sullo sfondo dei drammatici anni della storia d'Italia a partire dal 1938 con "Nero di maggio" per arrivare fino al 1970 con "L'ultima scelta".
Ne "La nave dei vinti" un Bruno Arcieri ormai in pensione e fuori dai giochi di spionaggio rievoca per la sua nuova compagna francese una storia genovese del 1938, quando, da poco arruolato nei Servizi, deve gestire la difficile questione dell'approdo nel porto di Genova di una nave proveniente dalla Spagna franchista carica di oppositori del regime, personaggi ambigui, spie di varie nazionalità e con una cadavere nella stiva.
Arcieri dovrà giocare su più fronti in una lotta contro il tempo per poter portare a termine la propria missione, coadiuvato dalla bella spia Nanette, ex prostituta di alto bordo e da Daniele, giovane fascista dal passato ambiguo e misterioso. La vicenda si risolverà una notte in un tragico disvelamento di ruoli all'interno della stazione di Firenze.
Interessante la messa a confronto fra il giovane colonnello, molto rigido e compassato nel suo modo di agire, il il "vecchio" Arcieri che a circa sessant' anni ha un nuovo amore ed è molto più capace di entrare in empatia con gli altri, specialmente con i giovani.
Gori padroneggia perfettamente i vari ingranaggi della trama articolata ma non inutilmente complessa, come a volte se ne trovano nei romanzi di spionaggio, unendo una ricostruzione storica e di ambiente veramente magistrale: nella descrizione di Genova del '38 niente è lasciato al caso, dai nomi delle vie alla descrizione della casa di tolleranza e degli alberghi.
Il tutto condito con le canzoni italiane più popolari in quegli anni, lo swing, la musica classica del periodo e addirittura con giochi illusionistici.
Bellissima la copertina disegnata da Francesco Chiacchio che firma anche le altre dei romanzi che Leonardo Gori sta ripubblicando con Tea.
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