Mario Leme è un investigatore della Policia Civil di San Paolo, uno di quelli tosti. Un cane rognoso che ringhia e morde aggrappandosi con tutto se stesso alla pista che sta seguendo. Ma nella vita di Mario c'è un vuoto, un pozzo oscuro che sembra volerlo risucchiare… la morte di Renata, l'amata moglie. Uccisa da un proiettile vagante, durante una sparatoria fra polizia e trafficanti di droga. Mario non riesce a superare il dolore, passa le giornate dentro la sua auto a fissare il luogo dove la sua donna è stata uccisa, come se quei luoghi, quelle strade, potessero parlargli, lenire il suo dolore, cancellare la sua ferita. e proprio durante uno di questi suoi tristi appostamenti assiste a qualcosa di strano. Un SUV lanciato a tutta velocità si ribalta, lui interviene e vede al volante il corpo di un ragazzo crivellato di colpi, ma il giorno dopo nei rapporti dei colleghi non c'è traccia di quei colpi… un banale incidente stradale. Il dubbio nasce e cresce nella sua mente. E se le cose non fossero quello che sembrano? E se Renata, avvocato difensore di tanta povera gente, avesse avuto dei nemici? E se i quartieri più degradati di San Paolo, la famosa favelas Paraisòpolis l'avessero infine inghiottita?
Paradise City di Joe Thomas è pubblicato in Italia dall'editore Carbonio, si tratta del primo volume della serie hard-boiled dedicata alle indagini del detective Mario Leme, di cui in Gran Bretagna è uscito anche il secondo volume Gringa.
Siamo di fronte a un romanzo duro e cattivo, impreziosito da una scrittura serrata e ritmica. Descrizioni veloci ed evocative, poche parole che racchiudono un mondo intero. I dialoghi sono taglienti ed efficaci, le parole colpiscono e fanno male tanto quanto i proiettili. Tutto il romanzo si basa su una struttura ben delineata e messa in campo on grande maestria. L'autore ha vissuto per circa dieci anni in Brasile e la storia ne risente in positivo, si percepiscono odori, suoni, magia e crudeltà di una terra affascinante e contraddittoria come quella brasiliana.
E poi c'è lui, il protagonista. Mario Leme, un uomo ferito che vede nella verità la sua unica fonte di salvezza. L'ultima ancora che potrà impedirgli di sprofondare sempre di più nel baratro buio della sua vita, e a quest'ancora si aggrappa con tutte le sue forze, con tutta la rabbia del proprio dolore. Un personaggio vivo e reale, carismatico e di grande impatto.
Una lettura mai banale. Un libro che conquista e coinvolge. Serrato e crudele come sanno essere solo le grandi storie.
Da leggere e rileggere in attesa della seconda avventura.
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