La stagione estiva e la sua ricca offerta di romanzi in edicola si è conclusa: com'è andata? È sentore comune che i nostri giornalai di quartiere non se la passino gran che bene, malgrado le uscite siano tante e ricchissime: ne parliamo con Franco Forte, responsabile delle uscite da edicola per Mondadori.
La parola "crisi" è ormai fissa in ogni conversazione, ma in cosa consiste la "crisi delle edicole"? In quanto responsabile di lunga data delle uscite Mondadori da edicola, come vedi la questione?
Il problema dell'edicola è… l'edicola stessa, come “strumento” di diffusione di libri. Ormai questo settore sta vivendo una crisi imprenditoriale molto seria, ne chiudono di continuo, e quelle che sopravvvono ci riescono vendendo di tutto, dai gadget ai DVD a qualsiasi altra cosa. Il pubblico abituato a recarsi periodicamente in edicola per vedere le novità e scegliere qualcosa da comprare (rivista, giornali, libri), è sempre meno, e dunque tutto il settore ne soffre. Per cui distribuire in questo canale è difficile, molto dipsrsivo e alla fine poco redditizio.
È appena finita un'estate ricchissima di proposte, con numeri speciali in ogni collana Mondadori: hai già un bilancio di com'è andata a livello di lettori?
Per "Il Giallo Mondadori" molto bene, la collana è in continua crescita. Resiste con i denti la spy story, con "Segretissimo" e le collane sorelle, come la “corazzata” SAS, dedicata alle opere di Gérard de Villiers.
Un po' in flessione, invece, le vendite della fantascienza, che soffre sempre di più le difficoltà di distribuzione e di reperibilità dei volumi (che non dipendono certo da Mondadori ma, come detto, dal sistema distributivo delle edicole, troppo frammentato, caotico e di difficile controllo). Il rosa galleggia con collane che soffrono meno e alcune di più.
Ogni mese presenti in edicola una panoramica di "colori" narrativi: il giallo, il rosa, il nero e via dicendo. Puoi rivelarci se c'è qualche genere che riscuote maggiormente il gradimento dei lettori?
Come detto, il giallo. Non intendo noir, thriller e accezioni varie, ma giallo classico, quello d'investigazione, per intenderci. Soprattutto quando a firmare le opere sono autrici donne, come Anne Perry, Ruth Rendell, Rhys Bowen, Maureen Jennings, Tessa Harris.
La proposta di autori italiani nelle varie collane si è fatta importante: com'è la risposta del pubblico? Siamo ancora lettori "anglofili" o abbiamo ampliato i nostri orizzonti?
I lettori dell'edicola restano fortemente scettici nei confronti degli autori italiani, anche se pian piano stiamo risucendo a far loro capire che non tutto ciò che viene prodotto nel nostro Paese è mediocre (come è stata credenza comune per troppo tempo), anzi, ci sono opere di grande valore, basta avere voglia di provare a leggerle, anziché giudicare in base a pregiudizi, come troppo spesso avviene. Nel giallo, soprattutto, e nella spy story, per fortuna le cose stanno migliorando e gli autori nazionali stanno facendo registrare ottimi risultati di vendita. Pecora nera, come sempre la fantascienza, che sembra prediligere la narrativa anglosassone su qualsiasi altra.
Da qualche anno quasi tutte le uscite da edicola mondadoriane sono disponibili anche in eBook, quindi per la prima volta dalla nascita di queste storiche collane i titoli rimangono "in catalogo" anche dopo il mese di permanenza in cartaceo. Sai dirci se questa piccola rivoluzione ha avuto effetti tangibili? I digitali hanno trovato un loro pubblico come i cartacei?
Il digitale è una buona stampella per reggere i conti economici delle collane, però in certi casi (soprattutto con "Urania") ha determinato anche un calo delle vendite in edicola, a dimostrazione che non si tratta di un pubblico parallelo, ma in alcuni casi che si sovrappone a quello della vendita del cartaceo. Se nei gialli e nella spy story questo avviene poco (i dati del digitale si sommano nelle vendite a quelli del cartaceo), con la fantascienza la tendenza dei lettori è quella di spostarsi sempre più sull'eBook, abbandonando però la carta. Il che significa che "Urania" diventa una collana a rischio, visto che il solo digitale non potrà mai reggere i costi di pubblicazione dei romanzi proposti.
Sono passati ormai più di sei anni da quella sera in cui annunciasti la nuova veste grafica delle uscite mondadoriane, che raccontai per ThrillerMagazine: ti hanno "perdonato" i collezionisti più incalliti?
Qualcuno sì, qualcuno no, soprattutto nelle collane più “tradizionaliste” (come "Urania", tanto per cambiare). Ma alla fine quello che conta sono i romanzi che pubblichiamo, più che la veste grafica, e dunque è a questo che il pubblico guarda. Per nostra fortuna, dico, perché credo che l'offerta dell'edicola Mondadori sia di altissimo livello, per i prezzi a cui i libri vengono proposti.
Per finire, cosa ci dici di Franco Forte scrittore? A quando un tuo nuovo romanzo storico?
Ad aprile 2019 uscirà il primo libro di una grande saga storica che sto scrivendo, dedicata a Carlo Magno, il fondatore del Sacro Romano Impero. Un personaggio straordinario, molto complesso, che è stato capace di rivoluzionare l'èra medievale, portandoci in quella moderna. La sua saga la racconterò in due libri, il primo dedicato alla sua ascesa come re e poi come imperatore, il secondo, alla sua capacità di dominare il mondo.
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Ringrazio Franco Forte per la sua disponibilità e ricordo la sua Pagina autore Amazon e la sua Pagina autore su Delos Digital.
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